CAMPI BISENZIO – E’ partita ieri la richiesta ufficiale al Ministero per il commissariamento della ex Gkn, oggi Qf. Questa la novità di rilievo dopo l’assemblea plenaria dei lavoratori che, sempre ieri, ha visto la partecipazione di Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze-Prato-Pistoia.
“Alla Qf-ex Gkn – si legge in una nota di Fiom-Cgil e Rsu – ci sono 150 lavoratori senza stipendio, né ammortizzatori sociali, peraltro non richiesti dall’azienda, da cinque mesi. Mancano anche altre cose molto importanti: una controparte, in quanto l’imprenditore, assente, non dà risposte alle sollecitazioni di lavoratori e sindacato e non rispetta gli impegni presi, e un tavolo vertenziale di trattativa. Una situazione sempre più grave e inaccettabile, che rischia di diventare un pericoloso precedente anche per altre vertenze, in un contesto in cui il Governo si preoccupa più di questioni comunicative che di merito”.
“Ieri mattina si è svolta nello stabilimento di Campi Bisenzio un’assemblea plenaria dei lavoratori, con la Fiom-Cgil e la Rsu e, al termine, sono state condivise da tutti alcune richieste da avanzare alle parti coinvolte a vario titolo nella vertenza. Innanzitutto, si chiede al Governo di commissariare in deroga l’azienda per poi aprire una selezione trasparente di soluzioni industriali: esistono strumenti legali per farlo ma soprattutto serve una volontà politica. Infatti, se per legge il commissariamento può arrivare in presenza di almeno 250 dipendenti, nel caso in questione si ricorda che analoga richiesta partì un anno fa quando i numeri c’erano, senza contare che all’inizio della vertenza erano oltre 400 gli addetti”.
“Al contempo, – concludono – partirà a breve una richiesta di incontro urgente al Mimit per spiegare le ragioni e gli obiettivi di questa richiesta di commissariamento e conseguentemente, si chiede alle istituzioni locali di sostenere questa iniziativa. Inoltre, in assemblea è stato ribadito che c’è una proposta di legge regionale, avanzata dai lavoratori e supportata da una mobilitazione davanti alla sede della Regione a Novoli, che va ascoltata perché aprirebbe un percorso importante per fare politiche industriali pubbliche. Ai lavoratori della Qf-ex Gkn, che da anni stanno tenendo in piedi la vertenza, vanno date risposte di copertura economica immediata e di soluzione industriale. La mobilitazione non si fermerà finché non arriveranno. Ogni livello istituzionale si prenda le sue responsabilità, basta rimpalli”.