Progetto Sprar promosso a pieni voti. L’amministrazione: “C’è un modello Campi”

CAMPI BISENZIO – Promosso a pieni voti il progetto Sprar (che ora si chiama Sprar Siproimi) del Comune di Campi Bisenzio. Questo l’esito delle verifiche e del monitoraggio effettuati dal ministero sulle tre strutture che sono il “cuore pulsante” del progetto stesso, ovvero a Capalle, a San Piero a Ponti e nella zona di Santa […]

CAMPI BISENZIO – Promosso a pieni voti il progetto Sprar (che ora si chiama Sprar Siproimi) del Comune di Campi Bisenzio. Questo l’esito delle verifiche e del monitoraggio effettuati dal ministero sulle tre strutture che sono il “cuore pulsante” del progetto stesso, ovvero a Capalle, a San Piero a Ponti e nella zona di Santa Maria. Verifiche e monitoraggi di cui ne hanno parlato questa mattina in conferenza stampa il sindaco Emiliano Fossi, gli assessori Luigi Ricci e Giorgia Salvatori, Rossella Benedetti (assistente sociale), Melissa Marchi e Alessandra Modica, in rappresentanza invece di Co&So e Caritas. L’occasione, quindi, per fare il punto sul lavoro svolto e proiettarsi nel futuro. Sessanta i ragazzi, età media 20 anni, attualmente ospitati nei tre centri (il numero massimo consentito), per un progetto che è stato giudicato il primo a livello regionale e fra i primi in ambito nazionale “grazie alla “rete” che è stata messa in atto – ha sottolineato l’assessore Ricci – e che ha permesso di instaurare una forte collaborazione, una sinergia fra associazioni del territorio, tessuto imprenditoriale e ufficio anagrafe. Questo è il modello di accoglienza che ci piace”. Non a caso, come ribadito da Rossella Benedetti, “all’incirca l’85% dei ragazzi e delle persone con cui abbiamo a che fare, riesce a uscire dal percorso di accoglienza per essere inserito nel mondo del lavoro, nei dintorni così come in altre zone della Toscana ma anche in altre regioni d’Italia. Tutto questo grazie anche all’impegno costante di una equipe multidisciplinare formata da tredici persone”. E se la verifica del ministero è stata positiva, “anche nei confronti dell’amministrazione comunale, – ha detto l’assessore Salvatori – molto si deve ai processi e ai progetti di innovazione messi in campo e realizzati in questi anni che hanno permesso di evidenziare, vista la fattiva collaborazione con chi fa parte del progetto Sprar, quanto fatto sul territorio. Un esempio su tutti, il festival dell’economia civile mentre per il futuro sono già in programma un tirocinio teatrale e un nuovo progetto di collaborazione con l’emporio solidale di San Donnino”. Accoglienza e fragilità, due fattori che quando si è iniziato a parlare del progetto Sprar, nell’agosto del 2018, hanno rischiato di creare una miscela “esplosiva”: “Siamo passati dalle indegne “baracconate” di due anni fa – ha detto il sindaco Fossi – a un report che certifica il lavoro fatto. Che è stato ed è di qualità. La gente lo ha capito ma tutto questo è stato possibile grazie anche al tipo di progetto Sprar che abbiamo voluto portare avanti e che non smetterò mai di ringraziare. E oggi viene fuori la realtà, una realtà fatta di inclusione, apertura e accoglienza”.

Pier Francesco Nesti