SESTO FIORENTINO – L’accordo tra Quercioli e Falchi sembre tardare ad arrivare, certo sarà fatto prima del periodo elettorale che porta al ballottaggio, visto che entrambi hanno in comune di portare il PD all’opposizione.
“Siamo stupiti che oggi non si sia già in una stanza a pensare al progetto politico della nostra Sesto; a farlo insieme, uniti, potendo dare il nostro contributo per come indicato dai cittadini”. E’ il commento di Possibile uno dei gruppi politici di Insieme la coalizione che sostiene Maurizio Quercioli.
“E sì – dicono Antonella Mannini e Mario Danisi – perché proprio noi che abbiamo criticato un’unità sommaria, superficiale, noi che alle primarie avremmo preferito un accordo sui temi e su una candidatura super partes, da un passato senza se e senza ma, oggi, dopo che i cittadini di Sesto hanno espresso la loro posizione, siamo disponibili a sostenere la candidatura di Lorenzo Falchi. Ma questa alleanza la vogliamo poter esercitare appieno, nel rispetto primario di quella che è anche l’indicazione del nostro elettorato. Vorremmo poterci sedere ad un tavolo e parlare di giunta, di squadra, di tecnici: è così che vogliamo arrivare al ballottaggio, potendo presentare ai nostri elettori una squadra unita per difendere Sesto”. Ma, aggiungono Mannini e Danisi “invece dal comunicato di Lorenzo Falchi leggiamo che il suo appello all’unità e parziale, come a dire uniti ma non troppo, sosteneteci, ma non stateci troppo vicini. Se si fa appello all’unità dobbiamo pensarci come gruppo unito che governa insieme, riconoscendo al popolo i rappresentanti eletti in base alle percentuali espresse dal loro voto. E dire che due anni fa si partiva proprio da questo gruppo, mai avremmo pensato che, col nascere di Sinistra Italiana avremmo avuto una spaccatura in Sel così forte da mettere in discussione l’apparentamento che oggi Maurizio Quercioli offre a Falchi. Aver deciso di presentarsi, in prima battuta, divisi, per le divergenze che non abbiamo avuto il tempo di risolvere, ha avuto il vantaggio di raccogliere ciascuno maggiori consensi : 27,42% e 19,20%, questa è la proporzione espressa dai cittadini”.
Secondo Mannini e Danisi quei numeri parlano chiaro. “Oggi abbiamo la responsabilità di dare concretezza all’indicazione di quei cittadini – dicono i due esponenti di Possibile – che, in controtendenza rispetto alla disaffezione e alla sfiducia diffusa nei confronti della politica, si sono recati alle urne con l’ultimo barlume di speranza di poter ancora contare nelle decisioni importanti della propria città, di poter ancora opporsi ad inceneritore e aeroporto”.