Polvere bianca sull’erba: era quella di 4 estintori abbandonati. Interviene l’Arpat

CALENZANO – Aveva spaventato quella polvere bianca depositata sulla sponda sinistra del torrente Chiosina scivolata, in parte, anche nelle acque stagnati del torrente. Ma di più aveva insospettito l’odore di ammoniaca. Così la Polizia municipale aveva chiesto l’intervento, alcuni giorni fa, dell’Arpat Dipartimento di Firenze. Il sopralluogo ha portato alla scoperta che sul suolo erboso era […]

CALENZANO – Aveva spaventato quella polvere bianca depositata sulla sponda sinistra del torrente Chiosina scivolata, in parte, anche nelle acque stagnati del torrente. Ma di più aveva insospettito l’odore di ammoniaca. Così la Polizia municipale aveva chiesto l’intervento, alcuni giorni fa, dell’Arpat Dipartimento di Firenze. Il sopralluogo ha portato alla scoperta che sul suolo erboso era presente polvere bianca che emetteva odore di ammoniaca e questa era presenta anche nei due giardini vicini, delimitati tra loro da una rete metallica e separati dall’alveo del torrente Chiosina da un muro in pietra alto circa un metro e mezzo. La polvere bianca era visibile anche sul muro. La Polizia municipale aveva rinvenuto, dopo una serie di accertamenti, 4 estintori nel piazzale retrostante dell’edificio di via Giusti. Ciascun estintore del peso di 50 Kg è risultato privo di polvere e due estintori presentano polvere sull’esterno molto simile a quella rilevata sul suolo dei giardini. Dopo altri accertamenti è stato individuato anche un deposito di rifiuti metallici dove erano presenti telai metallici di forno, due lavatrici, tre schede elettroniche, due compressori frigoriferi, telai metallici, vari tubi e pezzi di ferro per un volume stimabile in circa 3 metri cubi.

L’utilizzatore del fondo avrebbe dichiarato di essere l’autore dell’imbrattamento con la polvere bianca tramite l’azionamento degli estintori.

“La polvere dispersa – spiega una nota dell’Arpat – composta da solfato di ammonio e fosfato di ammonio, produce un ‘odore di ammoniaca, percepibile al momento del sopralluogo ed è classificata come rifiuto non pericoloso, infatti, i composti chimici, componenti la polvere, non hanno una specifica tossicità per il suolo e per l’acqua e possono essere utilizzati come fertilizzanti, tuttavia un’alta concentrazione di tali composti potrebbe causare un’alterazione dell’ambiente acquatico”.

Per la rimozione del materiale dal suolo e dalle acque, Arpat ha richiesto l’intervento della Protezione Civile del Comune di Calenzano e di Quadrifoglio. Il Comune ha emesso un’ordinanza a carico del responsabile, disponendo la messa in sicurezza dell’area, la rimozione dei rifiuti rinvenuti nel deposito ed il completo ripristino dello stato dei luoghi.