Poliarma, Chini rinviato a giudizio: lo annuncia lui stesso su Facebook

CAMPI BISENZIO – Potenza dei social. Veri e propri mezzi di comunicazione. Ne è un’ulteriore conferma il post scritto oggi dall’ex sindaco di Campi, Adriano Chini, in merito alla vicenda della cooperativa Poliarma a Sant’Angelo a Lecore. “Verso le ore 13.15 mi è stato notificato il rinvio a giudizio inerente l’intervento della cooperativa Poliarma a Sant’Angelo. […]

CAMPI BISENZIO – Potenza dei social. Veri e propri mezzi di comunicazione. Ne è un’ulteriore conferma il post scritto oggi dall’ex sindaco di Campi, Adriano Chini, in merito alla vicenda della cooperativa Poliarma a Sant’Angelo a Lecore. “Verso le ore 13.15 mi è stato notificato il rinvio a giudizio inerente l’intervento della cooperativa Poliarma a Sant’Angelo. Esprimo, come sempre, la più totale fiducia nella magistratura ma, al contempo, ribadisco la più totale certezza di aver svolto il mio ruolo, come sempre, nel rispetto delle norme e delle leggi e avendo come riferimento gli interessi generali”. Una vicenda riemersa nell’inverno scorso e sulla quale Chini si era espresso così in occasione di un incontro dell’associazione FareCittà sul territorio campigiano: “Se dicessi che non sono preoccupato direi una bugia perché io in 20 anni da sindaco ho ricevuto tre avvisi di garanzia. Non sono preoccupato in merito alla questione perché sono certo di quello che abbiamo fatto”. E ancora: “Aveva inquinato, come tutte le tintorie, e con il piano strutturale abbiamo preso a recuperare questi siti abbandonati in disuso, non più utilizzati per la produzione e abbiamo dato la possibilità di realizzare civile abitazione anche perché ai proprietari dei terreni bisogna dargli l’interesse ad intervenire”. “Il terreno – sono ancora parole di Chini – successivamente è stato acquistato da una cooperativa di persone delle forze dell’ordine, la Poliarma ed è stato approvato il piano di recupero. La materia del contendere, mi sembra di aver capito, è se il sotto tetto costituisca volume perché, in questo caso, avrebbero realizzato più volume di quello che potevano fare”. Tutto questo dopo che, nel febbraio del 2013, dopo anni di iter burocratici, il piano di recupero è stato approvato dal Comune di Campi Bisenzio. Adesso gli ulteriori sviluppi, in attesa, come ribadito dallo stesso Chini, il lavoro della magistratura.