LASTRA A SIGNA – Se nel teatro pirandelliano spesso ci ritroviamo dinnanzi a personaggi che reclamano una parte all’interno di un dramma teatrale, qui è un’intera compagnia, Opera Nazionale Combattenti, che chiede e si prende con forza un ruolo nel teatro stesso, mettendo in scena l’ultimo atto de “I giganti della montagna”, venerdì 2 dicembre al Teatro delle Arti alle 21. Ispirato alla terza e mai ultimata parte del testo, “I giganti della montagna atto III” ne diventa il naturale prolungamento, un gioco drammaturgico che da un lato rispetta fedelmente le ultime volontà di Pirandello, dall’altro permette di cogliere e rilanciare con grande libertà, suggestioni e domande necessarie allora come oggi.
In scena Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Giuseppe Semeraro. Drammaturgia Valentina Diana. Regia Giuseppe Semeraro.
Presentato per la prima volta proprio a Firenze nel 1937, un anno dopo la morte del drammaturgo, scrittore e poeta, “I giganti della montagna” narra le vicende di una compagnia di attori e di strani personaggi che si ritrovano in una villa, La Scalogna, in un contesto sospeso tra fiaba e realtà. Per chi lo desidera ci sarà un aperitivo teatrale in collaborazione con Caffè La Posta (buffet e drink 6 euro, grada la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510).
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 13 euro (over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso), ridotto 10.