Piazza don Pollai, Fratelli d’Italia chiede chiarezza: “Ma il Comune l’ha acquisita o no?”

SIGNA – Una mozione per chiedere l’acquisizione al patrimonio comunale di piazza don Armido Pollai a San Mauro: è quella presentata nell’ultimo consiglio comunale da Vincenzo De Franco (Signa libera – Fratelli d’Italia). “Nel documento – spiega Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia – viene fatta la stessa richiesta anche per altri terreni, ma […]

SIGNA – Una mozione per chiedere l’acquisizione al patrimonio comunale di piazza don Armido Pollai a San Mauro: è quella presentata nell’ultimo consiglio comunale da Vincenzo De Franco (Signa libera – Fratelli d’Italia). “Nel documento – spiega Marco Colzi, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia – viene fatta la stessa richiesta anche per altri terreni, ma il punto principale della questione resta la piazza in quanti ancora oggi risulterebbe di proprietà della società che all’epoca acquistò il terreno dalla Diocesi per le relative edificazione e urbanizzazione”.

“È una questione – aggiunge Colzi – che l’amministrazione comunale si trascina dietro ormai da vent’anni, visto che non si è mai realmente impegnata per cercare di ottenere la proprietà della stessa area e di altre sul territorio comunale. Senza contare che sull’area si svolge il mercato settimanale di San Mauro e l’amministrazione continua a incassare la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, che di fatto pubblico non è”.

“Nei mesi scorsi – conclude – avevamo presentato un’interrogazione in consiglio e l’assessore Di Natale aveva affermato che erano in dirittura d’arrivo per concludere la vicenda. Vedendo che dopo molto tempo non era stata ancora acquisita l’area, abbiamo presentato una mozione urgente per provvedere ad acquisirla, in modo da sanare una situazione che, a nostro parere, non è regolare. La maggioranza che sostiene questa giunta sorprendentemente, ha votato contro la mozione, mostrando una totale indifferenza a voler ricondurre questa situazione, che si trascina da anni, nell’alveo della legalità”.