SESTO FIORENTINO – “La discussione sul Piano strutturale intercomunale ha superato gli aspetti urbanistici ed ha assunto una dimensione ‘altra’. Suo malgrado, ha perso la sua specificità di strumento ‘pensato’ per il governo del nostro territorio, per i prossimi venti anni”. Ad affermarlo, in una nota, la segreteria del Partito socialista sestese. Secondo il PSI in Consiglio “non si è discusso per definire una proposta organica, una progettualità, per il governo di un’economia importante per la Toscana. Di contro sono stati ridisegnati i confini di un parco, ovviamente sulla carta; non sono state riprese tematiche della realtà metropolitana”.
Conferma di questo, prosegue la nota del PSI, è quanto riporta la relazione al Piano a proposito della rete infrastrutturale: ‘infine il sistema infrastrutturale è costituito dalle Reti e dagli impianti specializzati per il trasporto delle persone e delle merci e comprende la rete autostradale, la viabilità d’interesse regionale, le ferrovie nazionali e regionali le aree aeroportuali, di cui il Piano persegue il mantenimento e completamento e consente l’effettuazione degli interventi coerenti con la gerarchia funzionale dei tratti e dei nodi della rete’. Una delle tante perle per la risoluzione dei problemi del territorio”.
“Eppure – porsegue la nota politica – il lavoro, svolto dai tecnici e dai responsabili politici, nella predisposizione del Piano, meritava ben altro; poteva rappresentare momento di discussione; come pure le sollecitazioni del Partito Democratico, scaturite dal convegno di Doccia con la presenza di personalità amministrative e i contributi di altre forze politiche, avrebbero aiutato, noi tutti, a fare altre riflessioni circa il futuro urbanistico della città. Così non è stato. Occasione mancata. Siamo consapevoli delle condizioni politiche in essere. Malgrado ciò siamo fiduciosi che approderemo ad ‘altri lidi’ in cui, sicuramente, sarà possibile definire il futuro di Sesto e dissipare le nubi che appaiono all’orizzonte”.