PRATO – Trasformare Prato in una “città spugna” capace di gestire efficacemente le piogge intense. È questo l’obiettivo della mozione presentata oggi dai gruppi consiliari di maggioranza durante una conferenza stampa in Comune. Il documento indica la strada da seguire per un piano di depavimentazione che sostituisca progressivamente l’asfalto con superfici permeabili e aree verdi, seguendo esempi virtuosi come quelli di Amsterdam e Copenaghen. Una scelta strategica che mira a proteggere la città dagli eventi climatici estremi che stanno diventando sempre più frequenti.
“Adattamento climatico e mitigazione del rischio idrogeologico sono due priorità assolute, – ha affermato Monia Faltoni, capo gruppo Pd in consiglio comunale – dobbiamo uscire dalla logica dell’emergenza e considerare gli eventi meteo estremi la normalità, purtroppo. Servono scelte forti per migliorare la sicurezza dei cittadini e del nostro tessuto produttivo. Con questa mozione vogliamo porre le basi per trasformare Prato in una ‘città spugna’, capace di assorbire l’acqua piovana anziché respingerla. Il concetto è semplice: sostituire l’asfalto con superfici permeabili. Prato, con la sua tradizione di innovazione, può diventare un modello di riferimento nazionale. Parliamo di un investimento che porta benefici immediati: meno allagamenti, più acqua nei periodi siccitosi, aria pulita, temperature miti d’estate, maggiore biodiversità e quartieri più vivibili. La sfida climatica richiede soluzioni coraggiose e questa mozione è un passo verso una Prato più resiliente e inclusiva”.
La mozione chiede l’elaborazione di un Piano di depavimentazione al Comune di Prato, con una programmazione graduale di sostituzione delle superfici impermeabili partendo da strade e parcheggi. Un percorso che deve iniziare dalle zone a maggior rischio idrogeologico e con le peggiori condizioni microclimatiche. “Sono soddisfatto di questa mozione, intrapresa anche su nostra forte spinta, – ha aggiunto Carmine Maioriello, capo gruppo M5S – già nella scorsa consiliatura infatti avevo sollecitato questo tipo di interventi depositando una mozione specifica. Riacquistare terreno permeabile rimuovendo l’asfalto dove possibile e piantando nuovi alberi è sempre stata per il M5S una priorità, a maggior ragione dopo i danni causati dall’alluvione del 2 novembre 2023, data che segna un deciso spartiacque dalla vecchia visione di cementificare e asfaltare. Il recupero di suolo è un punto cardine del programma elettorale con cui questa amministrazione si è presentata agli elettori. Siamo soltanto all’inizio di questo importante percorso, ma sono fiducioso e vigileremo affinché si raggiunga il recupero di suolo concordato”.
La città di Prato, selezionata tra le 100 città europee che parteciperanno alla missione “impatto climatico zero entro il 2030”, ha già avviato sperimentazioni concrete di demineralizzazione in tre parcheggi cittadini, tra cui il grande parcheggio del palazzetto dello sport a Maliseti, e un progetto di urbanistica tattica in via Marx, realizzato attraverso un percorso di coprogettazione con le associazioni del territorio. Da qui nasce l’idea di formalizzare collaborazioni con realtà che possano mettere a disposizione le proprie competenze scientifiche per ripensare la città in questa nuova ottica, partendo dagli ordini professionali come l’Ordine degli architetti che gli scorsi mesi ha lanciato l’idea di un laboratorio per la rigenerazione urbana del Soccorso in chiave ecologica e sociale. “Questa è la sfida del nostro tempo: cambiare paradigma sugli eventi climatici, – ha aggiunto Lorenzo Chiani, capo gruppo Sinistra unita Prato con Bugetti – Prato, come tutte le città italiane, ha vissuto il boom economico che ha portato benessere ma anche un forte consumo di suolo. Oggi dobbiamo invertire la rotta, mettendo in campo tutti gli strumenti tecnologici e scientifici per mitigare il rischio idrogeologico. Voglio dire una cosa chiara: per fare questi interventi servono risorse. Non sono accettabili i continui tagli del governo agli enti locali. Senza questi finanziamenti il territorio sarà sempre fragile”.
Il 21% della superficie comunale è attualmente coperto da aree asfaltate che, essendo impermeabili, impediscono il naturale assorbimento dell’acqua piovana. L’indirizzo proposto dalla mozione punta a invertire questa tendenza, prevedendo anche incentivi per i privati che adottano soluzioni di depavimentazione e forestazione, inserendo questi interventi tra le attività che concorrono ai crediti di carbon neutral. “Vista la sensibilità emersa da parte di tutto il consiglio comunale e all’interno delle commissioni, credo e spero che questa mozione trovi il più ampio consenso, – ha concluso Francesco Bellandi, presidente della Commissione consiliare 4 – Urbanistica, Transizione Ecologica, Ambiente e Protezione Civile – la ricerca in ambito di sviluppo urbano basata su demineralizzazione, depavimentazione, forestazione urbana e nuove forme di crescita, coniugando l’attenzione alla tenuta del territorio e dell’ambiente, sono uno dei punti fondanti il nostro obiettivi di mandato”.