CAMPI BISENZIO – Il dibattito in corso sulla Casa della salute – o Casa di comunità – non si ferma. Soprattutto dopo la manifestazione unitaria dei sindacati in piazza Fra Ristoro e la presa di posizione, nei giorni scorsi, di Andrea Morreale (Campi a Sinistra). Ed è l’opposizione che vuole dire la sua, sia che la si guardi dalla parte del Pd, sia dalla parte del centrodestra. “La cosa che proprio non comprendiamo – si legge in una nota della segreteria del Pd – è come si possa, dopo quasi due anni, continuare a essere un partito che sostiene l’attuale sindaco, ma ragionare sempre da partito di opposizione”. Il riferimento è allo stesso Morreale al quale il Pd “ricorda che i cittadini hanno fatto una scelta quasi 2 anni fa e hanno affidato a loro il compito di amministrare il nostro Comune e non è certo attaccando il maggior partito di opposizione che si risolvono i problemi della nostra città. È un gioco che adesso inizia a stancare tutti, il gioco delle responsabilità è finito. Quanto volete continuare a raccontare bugie e scaricare su altri le vostre inefficienze?”.
“Sul tema della Casa della salute, se il presidente di Farmapiana, Antonio Iocca, ha potuto aggiornare un accordo vuol dire che quell’accordo qualcuno l’aveva pensato e messo nero su bianco ma la cosa che adesso ci sta più a cuore è cosa pensate di fare da oggi a quando la Casa della salute sarà realtà. A Campi adesso e non domani serve un presidio sanitario funzionante che garantisca servizi ai nostri concittadini e che non li costringa ad andare in altri Comuni per poter essere visitati o per poter fare un esame del sangue. Le convenzioni fatte poi dalla Asl con le strutture sanitarie presenti sul nostro territorio non sono assolutamente sufficienti a coprire la domanda”. Per poi concludere: “Da oltre un anno, dopo l’alluvione del 2 novembre, è chiuso il presidio sanitario di via Rossini per volontà dell’amministrazione comunale che ha deciso di non investirci per poterlo così riaprire alla cittadinanza e allora chiediamo con forza al sindaco e alla giunta di individuare quanto prima un diverso immobile dove, in accordo con la Asl, si possa garantire un presidio essenziale per tutti”.
A parlare per centrodestra e Impegno Vero sono invece Paolo Gandola e Nicola Douglas De Fenzi: “Siamo perfettamente concordi con l’intento della manifestazione di oggi in favore della costruzione di una Casa di comunità sul nostro territorio, ma siamo interdetti dalle polemiche fra maggioranza e Partito Democratico sull’argomento. Le due forze politiche continuano a scaricarsi addosso le responsabilità, la maggioranza del sindaco Tagliaferri dimenticando che al momento sono loro a governare e quindi a dover dare, subito, delle risposte concrete al territorio; il Pd dal canto suo dimentica che fino a 2 anni fa erano loro ad amministrare il territorio e che per quasi 10 anni hanno raccontato favole alle gente e ai consiglieri comunali che come noi continuamente e a più riprese chiedevano conto dello stato di attuazione del progetto per la costruzione della famosa Casa della salute in via Prunaia. Tutto andato in fumo, lasciando il territorio allo sbando dal punto di vista sanitario”.
E ancora: “Chi è stato responsabile anche della perdita del medico a bordo delle nostre ambulanze? Sempre il Pd e la giunta regionale, nel silenzio colpevole della sinistra che oggi sostiene Tagliaferri, nel silenzio di molti sindacati, gli stessi che oggi scendono in piazza. E’ inaccettabile, quindi, che uno parli male dell’altro. Sono tutti responsabili e due facce della medesima triste medaglia. Ora il Comune di Campi, lavori alacremente al fine di dare a questo territorio un presidio sanitario degno di questo nome, smettano di rinfacciarsi le responsabilità e si mettano a governare”.