Partito Socialista: “qualcosa si muove, ma ci sono ancora problemi da risolvere”

SESTO FIORENTINO – Qualcosa si muove nella soluzione di alcuni problemi di vivibilità cittadina. E’ quanto sostiene il Partito socialista sestese sottolineando come “a più riprese abbiamo portato all’attenzione dell’attuale compagine amministrativa problemi che, nel tempo, non hanno trovato soluzioni adeguate: la realizzazione delle barriere per attutire il rumore dei treni lungo la via ferroviaria […]

SESTO FIORENTINO – Qualcosa si muove nella soluzione di alcuni problemi di vivibilità cittadina. E’ quanto sostiene il Partito socialista sestese sottolineando come “a più riprese abbiamo portato all’attenzione dell’attuale compagine amministrativa problemi che, nel tempo, non hanno trovato soluzioni adeguate: la realizzazione delle barriere per attutire il rumore dei treni lungo la via ferroviaria Prato Firenze e la sistemazione, a sosta controllata, della zona dello scalo merci, adiacente piazza Galvani. Opere a compensazione previste dalla convenzione con Ferrovie S.p.A. per il raddoppio dei binari Firenze-Prato. Finalmente qualcosa si muove”.

“Le sollecitazione del Partito Socialista – si legge in una nota del gruppo politico – questa volta, sono andate a buon fine, si spera. Anche i movimenti della sinistra sestese che sostengono l’attuale maggioranza di governo, hanno scoperto l’importanza di piazza Galvani ovvero del trasporto su rotaia; piazza Galvani protagonista della rinascita di Sesto anche se con molto ritardo hanno scoperto ciò che era stato l’obiettivo della passate giunte sestesi nella realizzazione del quadruplicamento della tratta Firenz-Prato. Meglio tardi che mai”.
Il Partito Socialista pone l’attenzione su “alcuni problemi che meritano di essere sottoposti anche all’attenzione dei movimenti della sinistra sestese” come “la realizzazione del viadotto sull’asse autostradale A1 unitamente al mancato completamente dell’as se viario Prato-Firenze che trasformerà via dell’Osmannoro in un collo di bottiglia e ciò dirotterà, nella viabilità cittadina buona parte del traffico da e per Firenze”. Oltre a questo anche la Ztl “la situazione emergenziale in cui naviga, da molti anni, la Ztl, abbiamo proposto al sindaco e al vicesindaco uno studio di fattibilità – prosegue la nota -la struttura organizzativa prevista per Sesto e Calenzano, un piano strutturale per due non è riuscita a sopperire alle deficienze organizzative e gestionali dell’intero settore tecnico, ne subiscono le conseguenze il personale, i professionisti e i cittadini”.