Parcheggio di viale XX Settembre, il comitato dice la sua sulle elezioni

SESTO FIORENTINO – La variante di Doccia al centro della campagna elettorale e secondo il Comitato Salviamo il parcheggio pubblico di viale XX Settembre è “perché simbolo di una cattiva politica”. “Non tutte le forze politiche sono contrarie alla variante di Doccia – si legge in una nota del Comitato – quelle che si riconoscono […]

SESTO FIORENTINO – La variante di Doccia al centro della campagna elettorale e secondo il Comitato Salviamo il parcheggio pubblico di viale XX Settembre è “perché simbolo di una cattiva politica”. “Non tutte le forze politiche sono contrarie alla variante di Doccia – si legge in una nota del Comitato – quelle che si riconoscono nella maggioranza uscente continuano a credere nella soluzione approvata. Tutte le altre forze politiche, invece, si dicono contrarie e intendono ridiscutere il risultato a cui è giunto il Consiglio Comunale. E questo è un punto molto apprezzato dal Comitato. Il Comitato, tuttavia, ha ben chiaro che non tutte le posizioni politiche si equivalgono: il no alla variante di Doccia è espressione di un’idea di città fondata sulla partecipazione attiva dei suoi cittadini e su un’urbanistica sostenibile e condivisa”.
Per il Comitato “dire no alla variante di Doccia significa affermare la necessità di uno sviluppo della città coerente, innanzitutto, con i bisogni e le necessità dei suoi cittadini, intesi come parte attiva delle politiche comunali, e pensare ad una città solidale, che cresce nel rispetto di tutti i suoi abitanti. Dire no alla variante significa ribadire le necessità che le politiche urbanistiche debbano essere trasparenti e partecipate attraverso un effettivo confronto con i diversi soggetti sociali. Dire no alla variante significa riconoscere la funzione sociale dei beni pubblici come beni comuni appartenenti alla collettività e dunque sottratti ai desideri della speculazione immobiliare”.
Due dei componenti del Comitato sono Wladimiro Gasparri e Mario Lodà presenti nella lista civica Sesto 2014 che, secondo il Comitato “segnano una sicura discontinuità con il passato”.