Parcheggi abusivi, Lega: “Il sindaco chiarisca davanti al consiglio comunale”

FIRENZE – Non si placano le polemiche, come era possibile ipotizzare, sulla vicenda dei parcheggiatori abusivi in città. Una vicenda che ha “toccato” anche la Piana (con la collaborazione, fra le altre, delle Polizie municipali di Sesto Fiorentino e Lastra a Signa, Comuni dove ci sono state diverse perquisizioni) e che sta vedendo un continuo […]

FIRENZE – Non si placano le polemiche, come era possibile ipotizzare, sulla vicenda dei parcheggiatori abusivi in città. Una vicenda che ha “toccato” anche la Piana (con la collaborazione, fra le altre, delle Polizie municipali di Sesto Fiorentino e Lastra a Signa, Comuni dove ci sono state diverse perquisizioni) e che sta vedendo un continuo botta e risposta tra le varie forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Come testimoniano anche le recenti dichiarazioni di Emanuele Cocollini, vice-presidente del consiglio comunale, e Antonio Montelatici (Lega), presidente della commissione di controllo. “Il sindaco ha commissariato la Sas spa. Bene. Ma non basta. Noi – affermano – abbiamo chiesto che il consiglio comunale – in quanto rappresentante della cittadinanza, che in questa vicenda è parte lesa – si faccia promotore di un’azione legale presso la Corte dei Conti, denunciando i vertici della Sas spa per danno erariale. Al sindaco chiediamo di venire a spiegare le ragioni che lo hanno portato a commissariare la società partecipata dal Comune, direttamente in consiglio comunale o, se preferisce, in commissione controllo. Perché va fatta immediatamente chiarezza sull’intera vicenda, e perché in questa vicenda c’è una precisa responsabilità politica che non può essere elusa. Ricordiamo che gran parte delle entrate del Comune derivano da multe, che anche i vigilini della Sas spa erano incaricati di fare. Ricordiamo che molte multe venivano poi annullate, stando alle risultanze dell’indagine, a seconda dell’appartenenza partitica dei soggetti. Ricordiamo che la “mafia dei parcheggi” affermava di godere della protezione e dell’amicizia di persone vicine al sindaco. E ricordiamo infine che il direttore generale della Sas spa ha dichiarato che i controlli erano “impossibili”. E perché erano impossibili? Insomma, il sindaco non può cavarsela con un semplice (per quanto doveroso) commissariamento. Ma deve chiarire. Perché qui siamo di fronte a una delicata questione dove influenza partitica, cattiva gestione, malaffare e delinquenza si intrecciano in modo inquietante a danno della città”.