Pagamenti digitali, in Toscana crescono le transazioni: +23,8% nel 2022

FIRENZE – Crescono in Toscana i pagamenti digitali: nel 2022 il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 23,8% rispetto al 2021 e rispetto al periodo pre-pandemia (2019) la crescita si attesta sul +112,6%. A guidare la “rivoluzione cashless” è il capoluogo di provincia, Firenze, con +34,3% di transazioni per esercente rispetto al 2021, come emerge dai […]

FIRENZE – Crescono in Toscana i pagamenti digitali: nel 2022 il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 23,8% rispetto al 2021 e rispetto al periodo pre-pandemia (2019) la crescita si attesta sul +112,6%. A guidare la “rivoluzione cashless” è il capoluogo di provincia, Firenze, con +34,3% di transazioni per esercente rispetto al 2021, come emerge dai dati dell’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp, la fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per le piccole imprese. I numeri della Toscana si inseriscono in un quadro nazionale piuttosto promettente: in Italia il numero medio di transazioni per esercente è infatti aumentato del 17% rispetto al 2021. A livello geografico, la Valle d’Aosta apre la classifica delle regioni per crescita  (+43,5% rispetto al 2021), seguita da Lazio (+28,7%)  e Lombardia (+25,7%). A chiudere la Top 5 sono l’Emilia Romagna (+24,2%) e la Toscana, con il suo 23,8%.

In Toscana, la provincia che mostra una crescita più interessante per quanto riguarda il numero medio di transazioni per esercente è Firenze, che si piazza nella TOP 10 nazionale, occupando il settimo posto, con un +34,3% rispetto al 2021. Ma la crescita è diffusa anche nelle altre province, con Siena che stacca un +33,5%, mentre Lucca e Livorno aumentano il numero medio di transazioni per esercente del 19,8% e del 19,3%. A breve distanza Prato e Pistoia (18,2%), seguite da Arezzo (16,4%) e Grosseto (16,10%). Chiude la classifica toscana Massa Carrara con il 12% di crescita.

E proprio i pagamenti digitali e la “società cashless” sono stati al centro dell’evento “Carta o bancomat? Sì, grazie! I vantaggi dei pagamenti digitali per professionisti e imprenditori” che si è svolto a Firenze, organizzato da Confcommercio Firenze-Arezzo e SumUp con la partecipazione di Cecilia del Re (assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Firenze), Aldo Cursano (presidente Confcommercio Toscana) e Giovanni Barbieri (Senior Strategic Growth Manager per SumUp), l’incontro ha analizzato l’evoluzione della digitalizzazione dei pagamenti, tra gli aspetti centrali delle politiche del governo italiano, grazie anche a esempi concreti della realtà fiorentina, con storie di progetti di una città all’avanguardia che ogni anno diventa sempre più cashless.

“Firenze si conferma all’avanguardia nei pagamenti cashless e prima nelle transazioni digitali verso le pubbliche amministrazioni, – ha detto l’assessore Del Re – “Un grande risultato che deve spingerci a incentivare ancora di più i pagamenti digitali, sia sul fronte della pubblica amministrazione sia sul fronte del commercio. Nella nostra città, i pagamenti digitali si trovano dal pagamento del biglietto della tramvia con carta di credito, fino ai taxi sempre più attrezzati e naturalmente a tutti i servizi comunali disponibili al 100% online e sulla App IO. Fa piacere che anche i nostri commercianti ci seguano in questa direzione, come dimostrano i dati presentati oggi da SumUp, dando così un servizio più comodo per il cittadino e anche più trasparente, essendo il pagamento digitale uno strumento con cui pure si combatte l’evasione fiscale. Ringraziamo allora Confcommercio, che con questa iniziativa vuole evidenziare i vantaggi dei pagamenti digitali, e ci uniamo alla loro richiesta rivolta al Governo affinché le commissioni a carico delle imprese vengano abbassate per rendere davvero sostenibile per tutti questo metodo di pagamento”.

“La pandemia ha accelerato l’uso delle tecnologie digitali anche nelle realtà territoriali più piccole. Nel caso dei pagamenti elettronici, l’obbligo di legge ha fatto il resto, – ha sottolineato Cursano – prima la situazione in Toscana non era omogenea: gli esercenti di settori come la moda o l’oreficeria, con scontrino medio più alto e più a contatto con il turismo internazionale, avevano sposato la novità già diversi anni fa. Per gli altri, invece, restava un’incognita. Il problema è che in Italia troppo spesso si fa innovazione caricandone i costi sulle spalle delle imprese. E se da un lato dobbiamo ringraziare fintech come SumUp, che hanno reso più facile usare il Pos anche a chi ha volumi di transato minore o magari lavora in mobilità, dall’altro continuiamo a sollecitare il Governo affinché intervenga con il sistema bancario per abbassare le commissioni a carico delle imprese. È un atto dovuto, vista la difficile congiuntura economica e politica che sta mettendo a rischio il nostro sistema, alle prese con inflazione, caro-bollette e calo dei consumi. L’innovazione deve servire allo sviluppo, non può essere un carico ulteriore che agisce da freno”.  

“La Toscana – così come il resto dell’Italia – negli ultimi anni ha visto un’importante accelerazione dei pagamenti cashless, – ha detto Barbieri – derivata da numerosi fattori tra cui l’emergenza sanitaria, la spinta istituzionale e gli incentivi rivolti ad esercenti e consumatori. Nell’ultimo periodo ha avuto un impatto anche il Decreto PNRR 2, che ha introdotto sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con carta. Ad esempio, SumUp ha registrato per i liberi professionisti un +37% nel trimestre giugno-agosto 2022 (rispetto allo stesso periodo del 2021), per quanto riguarda l’adozione dei POS.Ora, per consolidare la diffusione dei pagamenti digitali, bisogna continuare a lavorare sugli incentivi a livello statale, anche introducendo forme di semplificazione delle detrazioni. Come SumUp partecipiamo al cambiamento con un intero ecosistema in evoluzione: agli strumenti pensati per i commercianti – come ad esempio SumUp Cassa o il Conto Aziendale, si è aggiunto anche SumUp Pay, digital wallet che consente ai consumatori di fare acquisti in modo veloce e conveniente grazie ad una Mastercard virtuale e ad un programma di fidelizzazione integrato”.