Nursind: “Asl Toscana Centro, servizio 118 a rischio nelle ore notturne”

CAMPI BISENZIO – “Solo un medico e un infermiere in servizio sulla città di Prato nelle ore notturne, un medico a giorni alterni a Montecatini, primo soccorso senza personale sanitario a Campi Bisenzio: il servizio di emergenza urgenza è al collasso nell’Ausl Toscana Centro”. L’allarme arriva dal Nursind, il sindacato autonomo degli infermieri, attraverso un […]

CAMPI BISENZIO – “Solo un medico e un infermiere in servizio sulla città di Prato nelle ore notturne, un medico a giorni alterni a Montecatini, primo soccorso senza personale sanitario a Campi Bisenzio: il servizio di emergenza urgenza è al collasso nell’Ausl Toscana Centro”. L’allarme arriva dal Nursind, il sindacato autonomo degli infermieri, attraverso un documento che porta la firma di Paolo Porta, consigliere del direttivo nazionale, e Roberto Cesario, responsabile territoriale Nursind Prato (entrambi nelle foto qui sotto). “Ci arrivano segnalazioni della chiusura di punti medicalizzati 118 su tutto il territorio dell’Azienda sanitaria Toscana Centro – dichiarano – dovuti a carenza di medici e infermieri. Dopo i casi di Campi, e Montecatini, adesso tocca a Prato: dal 1 agosto chiude una postazione notturna su due dell’ambulanza con medico. Tutta la città deve essere coperta da due sole ambulanze, una con medico e una con infermiere”. “In altre situazioni il personale medico arriva a 240 ore di servizio in un mese – aggiungono Porta e Cesario – in palese contrasto con quanto previsto dalla legge in materia di orari. Per quanto tempo e a quale prezzo possiamo andare avanti, prima di intervenire sul servizio di emergenza urgenza? La centrale unica del 118 è all’avanguardia, ma la rete organizzativa territoriale è rimasta disomogenea e a corto di personale, una situazione disomogenea e ingestibile, a rischio collasso”.  “Eppure il DRG del 2012 con cui la Regione Toscana avviava la riorganizzazione territoriale – fanno notare i responsabili Nursind – prevedeva chiaramente la razionalizzazione del personale medico e l’aumento del personale infermieristico. Una direttiva ancora largamente disattesa, a distanza di cinque anni”.
“Auspichiamo l’urgente costituzione di un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori principali per istituire un’adeguata rete assistenziale di emergenza urgenza”, concludono Paolo Porta e Roberto Cesario.