Numeri da record per ricordare Massimo Cecchi: in più di trecento a pranzo

SESTO FIORENTINO/CAMPI BISENZIO – La “manita”. O, se preferite, la quinta candelina. Fatto sta che oggi, a distanza di cinque anni, tutta la comunità di Brozzi ricorda Massimo Cecchi, scomparso prematuramente a soli 42 anni dopo una breve malattia (nella foto). Con il “consueto” pranzo organizzato nel giardino del circolo Mcl e che quest’anno può […]

SESTO FIORENTINO/CAMPI BISENZIO – La “manita”. O, se preferite, la quinta candelina. Fatto sta che oggi, a distanza di cinque anni, tutta la comunità di Brozzi ricorda Massimo Cecchi, scomparso prematuramente a soli 42 anni dopo una breve malattia (nella foto). Con il “consueto” pranzo organizzato nel giardino del circolo Mcl e che quest’anno può vantare numeri da record. Saranno 330 infatti i partecipanti a una giornata che era e che resta sicuramente speciale. Una giornata nata per volontà degli amici di Massimo (quelli del giardino del bar Suprema…) ma grazie anche alla collaborazione con l’associazione Shalom, che in Uganda sta realizzando la “Casa della Pace”, una struttura che porterà proprio il nome di Massimo e che vuole diventare un centro di formazione giovanile per la pace e la cooperazione nell’Africa centrale, oltre ad essere una scuola professionale di agronomia, una fattoria equo solidale, un ostello, sede di un istituto per microcredito con una serie di finanziamenti rivolti in modo particolare alle donne del posto e sede operativa del movimento Shalom. Non a caso, in questi cinque anni, insieme a tutte le iniziative organizzate nel ricordo di Massimo, a Brozzi sono stati raccolti quasi 50.000 euro e ora che i lavori si stanno avviando alla conclusione, con la copertura della “casa”, questi numeri, questa passione, questa forza di volontà fanno ulteriormente capire l’importanza di quanto è stato fatto Brozzi, che ancora una volta si conferma come una delle comunità più attive del nostro territorio. Essenziali anche altri tre elementi per il pranzo di oggi, oltre naturalmente ai numerosi sponsor della giornata, ovvero la Misericordia, il gruppo donatori sangue Fratres, la “Sagra del ranocchio” e la Firenze Marathon, fondamentale per la “logistica”. E a dare un valore aggiunto alla giornata anche il compleanno di Matteo, figlio di Massimo Cecchi, e il battesimo di Blu, la figlia di Massimo Bucci, responsabile del movimento Shalom “Massimo Cecchi” Firenze, e di sua moglie Paola. Insomma, emozioni nelle emozioni, perchè come ripete spesso Elia, uno degli amici di Massimo, “dal dolore può nascere gioia e speranza”. E noi siamo d’accordo con lui. Per tutte le informazioni, comunque, è sufficiente cercare su Facebook “Casa della Pace Massimo Cecchi”.