“No allo sfruttamento, il lavoro non è merce”: presidio davanti alla Prefettura per la vertenza Mondo Convenienza

FIRENZE – “No allo sfruttamento, il lavoro non è una merce”: questo lo slogan che “ha mosso”, questa mattina, il presidio legato alla vertenza Mondo Convenienza che si è svolto a Firenze davanti alla Prefettura. “A fianco dei lavoratori – dicono Elena Aiazzi (Cgil Firenze), Maurizio Magi e Giovanni Vangi (Filcams Cgil Firenze) e Claudio […]

FIRENZE – “No allo sfruttamento, il lavoro non è una merce”: questo lo slogan che “ha mosso”, questa mattina, il presidio legato alla vertenza Mondo Convenienza che si è svolto a Firenze davanti alla Prefettura. “A fianco dei lavoratori – dicono Elena Aiazzi (Cgil Firenze), Maurizio Magi e Giovanni Vangi (Filcams Cgil Firenze) e Claudio Gani (Filt Cgil Firenze) – per la corretta applicazione del contratto nazionale, per un salario dignitoso, per la reinternalizzazione del servizio, per il ripristino della legalità. Basta con questa inaccettabile situazione. Gli enti locali appoggino la nostra battaglia, il Governo si faccia carico della questione”.

“Per la vertenza degli appalti di Mondo Convenienza – aggiungono – ancora non si intravede nessuna soluzione, anzi: Mondo Convenienza e Rl2 non si sono nemmeno degnate di presentarsi all’ultimo incontro al tavolo della Regione Toscana. Stamani Cgil, Filcams Cgil e Filt Cgil hanno organizzato un presidio sotto la Prefettura di Firenze in via Cavour per sostenere la vertenza aperta nei confronti di Mondo Convenienza e delle aziende in appalto presenti sul territorio fiorentino (in una di esse, Contacta, che si occupa del call center, nell’occasione è stato indetto uno sciopero di 4 ore a sostegno della vertenza che riguarda tutti gli appalti di Mondo Convenienza). Una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura e ha ribadito che è ora di dire basta: siamo a fianco dei lavoratori in appalto che lottano da tempo per la corretta applicazione del contratto nazionale, per un salario dignitoso, per la reinternalizzazione del servizio, per il ripristino della legalità. Occorre far capire a Mondo Convenienza che come lavoratori, cittadini e anche come clienti, si chiede che questa situazione inaccettabile cessi immediatamente”.

“Siamo di fronte a un sistema nazionale di aziende che non solo ha comportamenti di carattere antisindacale e che applica in alcuni casi regolamenti unilaterali, anticamera di contratti pirata, ma che usa anche metodi inaccettabili e ricattatori nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni. E’ fondamentale e urgente – aggiungono – rigettare tale sistema affinché si ripristini la legalità sul territorio sostenendo la vertenza sindacale aperta a livello nazionale, e non si instauri un metodo che poi rischia di essere replicabile anche in situazioni analoghe. Il prossimo 31 luglio ci sarà un incontro sindacale nazionale unitario a Roma con Mondo Convenienza. E’ ora che Mondo Convenienza e le ditte degli appalti sappiano che a questo tavolo il sindacato avrà idealmente dietro una comunità di lavoratori indignati. Comunità che ha manifestato in contemporanea sia a Firenze sia a Torino oggi. Il governo si faccia carico della vertenza, le condizioni di sfruttamento devono cessare immediatamente”.

“Basta regolamenti unilaterali, basta contratti pirata: vanno applicati i Contratti nazionali e va aperto un processo di reinternalizzazione dei servizi; va retribuito giustamente il lavoro effettivamente svolto, introducendo sistemi di misurazione delle ore; vanno tutelate salute e sicurezza sul lavoro, fornendo gli strumenti di prevenzione al personale; occorre dire no – concludono – ad atti ritorsivi verso lavoratori e sindacato. Chiediamo al Governo di affrontare la questione e alle istituzioni e agli enti preposti di intervenire al tavolo regionale e sostenere la nostra battaglia sindacale”.