LASTRA A SIGNA – Ne fanno una questione di coerenza e di rispetto dei propri ideali. Ma vogliono al tempo stesso “rivendicare” il lavoro svolto nei cinque anni di consiliatura, soprattutto da parte di Matteo Gorini come assessore al sociale e di Emma Bandini come consigliera comunale (insieme nella foto in basso). Sinistra per Lastra, forza politica nata alle amministrative di cinque anni fa dall’unione di Alleanza Verdi e Sinistra, Rifondazione Comunista e un gruppo di indipendenti, ha annunciato oggi la propria volontà di non ripresentarsi alle prossime elezioni (resta comunque attiva come associazione). Per coerenza, come detto in precedenza, con quanto fatto fino a oggi e che “mal si concilia” con l’ingresso di Italia Viva nella coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Emanuele Caporaso. A spiegarne le motivazioni lo stesso Gorini, Carla Pieraccini (membro della direzione fiorentina di AVS) e Roberto Burberi.
“L’intenzione, – spiega Gorini – almeno fino allo scorso mese di marzo, era quella di rinnovare l’accordo sottoscritto cinque anni fa. Così come c’era la speranza, come forza politica che aveva condiviso tutta la consiliatura a fianco del sindaco Angela Bagni e della sua maggioranza, di essere parte in causa nella condivisione del percorso da intraprendere per le elzioni dell’8 e 9 giugno. E, per dimostrare la nostra buona volontà, avevamo già trovato una “sintesi” su tre punti per noi fondamentali in un programma da presentare agli elettori: il sociale, il nuovo ponte sull’Arno e la Multiutility. Su tutti e tre gli aspetti avevamo esposto delle perplessità che, infatti, sono state accolte soltanto a voce…”.
“A ottobre – continua Gorini – c’era già una bozza d’accordo, di cui abbiamo discusso fino a marzo. Ma l’ingresso del Partito Socialista, di Azione e soprattutto di Italia Viva ci hanno costretti a rivedere i nostri piani. Ci siamo resi conto che il “baricento” della coalizione si era spostato e siamo stati costretti a fermarci. Rivendichiamo, e continuiamo a farlo tuttora, il lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale uscente. Ma non abbiamo niente in comune con Italia Viva, che riteniamo sia più vicina al centro-destra che al centro-sinistra e, di conseguenza, con la futura amministrazione”.
Concetti ribaditi da Carla Pieraccini, che ha aggiunto: “Un po’ di amarezza c’è stata sicuramente, visto che non è stato riconosciuto l’impegno profuso per Lastra a Signa in questi cinque anni. Ma non potevamo venire meno a quei principi che da sempre ci caratterizzano”. “Il Pd – ha aggiunto Burberi – non sa scegliere quel “campo largo” che invece dovrebbe prediligere a tutti i livelli, da quello locale a quello nazionale, e che si sarebbe indispensabile per sconfiggere la destra attuale. Bisogna scegliere da che parte stare, altrimenti non si va da nessuna parte”.
