Nella Piana l’incontro internazionale su Rifiuti Zero

SESTO FIORENTINO – Una centralina sperimentale costruita dal gruppo Mamme no inceneritore con una raccolta fondi, e il monitoraggio dell’aria con i risultati visibili su un apposito sito web è uno dei progetti che sarà presentato nelle tre giornata “Rifiuti Zero” in programma a Villa Montalvo a Campi Bisenzio. Ad annunciarlo Niccolò Villiger presentandolo insieme […]

SESTO FIORENTINO – Una centralina sperimentale costruita dal gruppo Mamme no inceneritore con una raccolta fondi, e il monitoraggio dell’aria con i risultati visibili su un apposito sito web è uno dei progetti che sarà presentato nelle tre giornata “Rifiuti Zero” in programma a Villa Montalvo a Campi Bisenzio. Ad annunciarlo Niccolò Villiger presentandolo insieme a Rossano Ercolini di Rifiuti Zero, Isabella Quagliotti di Mamme no inceneritore e Ilaria Goretti dell’associazione Un’altra Sesto è possibile. “Un anno e mezzo fa abbiamo iniziato la battaglia contro l’inceneritore – dice Villiger – e ci siamo accorti che è una delle fonti di inquinamento più importanti e non ci sono centraline per il monitoraggio dell’aria. Abbiamo deciso di costruirci da noi una centralina con 16mila euro raccolti con il crowfounding. Da sabato inizierà un mese di prova sul campo”.

Le tre giornate sui Rifiuti Zero (27, 28 e 29 ottobre) dal titolo “Dalle comunità locali il messaggio globale per slavare il Pianeta” saranno l’occasione per discutere non solo di inceneritore, ma anche del sistema di gestione degli scarti. La scelta, spiegano gli organizzatori, è caduta sulla Piana fiorentina. “La scelta di questo territorio non è casuale – dicono gli organizzatori – è in quest’area che si sta svolgendo, probabilmente, il braccio di ferro più significativo in Italia tra i sostenitori dell’era dei rifiuti, fondata sulla centralità degli inceneritori, e i sostenitori dell’era delle risorse, fondata sulla centralità delle buone pratiche verso Rifiuti Zero”.

“La sovranità spetta al popolo.  Faranno di tutto per sbarrare la strada – dice Ercolini – ma arriveremo al mare. Vogliamo che la grandezza avvenuto in quest’area sia eredità positiva, ci sono 9 milioni di italiani che non parlano ma praticano rifiuti zero. Abbiamo sindaco Nardella che non vede alternative e noi lo invitiamo a vedere altri sindaci che invece trovano le alternative. Perché, ci chiediamo, l’area fiorentina deve essere privata di decidere per 30 anni, quanto dura un inceneritore? Ci sono tappi che soffocano la democrazia, ma se poi la bottiglia viene agitata i tappi saltano”.

Il programma prevede la presenza di sindaci che si sono registrati per partecipare, già oltre 60, tra i quali la sindaca di Roma, il vicesindaco di Napoli, il sindaco di Carrara, e quelli di Livorno, Parma, Capannori, Viareggio, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. Saranno presenti inoltre molte delegazioni di attivisti da tutta Italia, di associazioni di volontariato (ANPAS nazionale co-promuove l’iniziativa), di realtà economiche come quelle ruotanti intorno al Progetto “Life Ecopulplast” della piana di Lucca sostenuto da importanti gruppi industriali oltre che da Zero Waste Europe. E poi il gotha dello Zero Waste International con Paul Connett, Rick Anthony, Ruth Abbe, presidente di Zero Waste USA e Jack Macy del Comune di San Francisco.

L’incontro sui Rifiuti Zero e la discussione sulle alternative all’inceneritore, cade proprio nel periodo in cui ci sarà l’udienza, il 19 dicembre del Consiglio di Stato. “Da un punto di vista giuridico – dice il sindaco Lorenzo Falchi – rimangono tutti gli aspetti che erano stati sollevati, da un punto di vista politico il cammino è andato avanti”.