SESTO FIORENTINO – Sviluppo, infratsrutture, tranvia e – immancabilemente – areoporto. Questi i temi toccati dall’intervento del sindaco di Firenze Dario Nardella al convegno Anci su pianificazione strategica e aree metropolitane, che si è tenuto questa mattina al poo scientifico di Sesto. Per quel che riguarda il polo universitario stesso, il sindaco di Firenze – nonchè primo rappresentante della nuova città metropolitana – ha parlato di volontà di sviluppo e rafforzamento anche come polo di ricerca, anche grazie all’arrivo di una linea della tranvia per migliorare i collegamenti. E in generale sul rapporto che il nuovo ente – l’area metropolitana – avrà con il territorio, Nardella ha ribadito che “non si tratterà di un nuovo ente e livello politico che si va a sovrapporre agli altri, bensì del megafono delle forze e degli interessi che vengono dai cittadini del territorio. Il piano strategico – ha continuato – non è qualcosa che viene preparato da un gruppo di tecnici chiusi in una stanza ma dai rappresentanti dei Comuni, tutti insieme”. Dopo aver “tranquillizzato” sul suo ruolo verso il livello locale, una parola per il livello più alto, che con le nuove realtà metropolitane potrebbe ritrovarsi in ruolo “concorrente”: “le aree metropolitane non dovranno essere un problema per le Regioni, ma motore e porte di accesso- ha detto Nardella – Che siano qui concentrati i posti di lavoro o le infrastrutture, come appunto l’areoporto, non è un problema ma possibilità di sviluppo anche per il resto della regione. Su questo punto devo dire che il presidente Rossi si è dimostrato aperto e sensibile”. Prima dell’inizio delle contestazioni da parte degli studenti sul tema dell’areoporto, il sindaco ha voluto concludere ricordando l’opportunità offerta dal decreto legge 68 del 2011, cioè la possibilità per le aree metropolitane di imporre una addizionale su tasse di accesso per le infrastrutture areoportuali in favore degli enti locali. Una norma mai stata utilizzata ma che potrebbe in questo caso essere sfruttata.
Francesca Gambacciani