Nardella: “Gkn, vertenza complicata: il nuovo ministro non può non metterla al centro della propria agenda”

FIRENZE – Ancora prima che la lunga giornata sulla Gkn abbia inizio, non mancano le “questioni da risolvere”. A cominciare da quella relativa all’assenza del ministro Urso (nei giorni scorsi ha spiegato il perché) al quale il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha scritto “una lettera per invitarlo a vedere lo stabilimento di Campi Bisenzio […]

FIRENZE – Ancora prima che la lunga giornata sulla Gkn abbia inizio, non mancano le “questioni da risolvere”. A cominciare da quella relativa all’assenza del ministro Urso (nei giorni scorsi ha spiegato il perché) al quale il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha scritto “una lettera per invitarlo a vedere lo stabilimento di Campi Bisenzio e confrontarsi con le istituzioni e le organizzazioni sindacali”. “Questa – ha aggiunto Nardella – è una delle vertenze più difficili e complicate che abbiamo nel Paese e credo che il nuovo ministro non possa non metterla al centro della sua agenda. Chiediamo, quindi, che il tavolo del Mise faccia un passo in avanti concreto, dando quanto meno il via libera alle misure di ammortizzatori sociali, in particolare alla cassa integrazione”. Oltre a questo, le istituzioni locali sono impegnate nel “trovare investitori che possano mettere sul tavolo nuovi piani industriali”, come “abbiamo chiesto con forza alla nuova proprietà”. Su questo fronte, “ci stiamo già muovendo a 360 gradi”, interrogando il livello locale e quello nazionale. “Non escludo che nelle prossime settimane si possa fare anche un sopralluogo con la proprietà, i tecnici della Regione, del Comune e questi potenziali investitori”. Nardella, infine, si sofferma sulla possibilità poi sfumata di organizzare il consiglio in fabbrica: “Ho detto che sarebbe stato una cosa positiva, tuttavia non posso fare ingerenze sulla conferenza dei capigruppo di cui non faccio parte”. Detto questo, precisa, la scelta di “tenerlo in aula non può essere fraintesa come un minore impegno dell’amministrazione sul fronte della Gkn”. Certo, precisa, “un impegno politico, perché il Comune non ha alcun ruolo formale”. Però sul piano politico “quando è in gioco il lavoro non ci tiriamo indietro”.

Per quanto riguarda invece il proprietario di Qf, Francesco Borgomeo, non interverrà oggi, neanche da remoto, alla seduta del consiglio comunale convocato a Palazzo Vecchio. Ci saranno invece rappresentanti dei lavoratori. La scelta, formalizzata dal presidente dell’assemblea cittadina Luca Milani, con il fine di “dare direttamente risposte agli operai” non è piaciuta al centrodestra che aveva espressamente richiesto di poter ascoltare anche Borgomeo. “L’approfondimento con la proprietà ci sarà ma sono altre le sedi preposte – ha spiegato Milani -. Noi oggi siamo qui per gli operai, per ascoltarli”. “Paradossale che si faccia un consiglio comunale tematico e non si abbia il coraggio di chiamare la proprietà”, la replica di Ubaldo Bocci del gruppo Centro.