SIGNA – I Progressisti per Signa tornano sull’argomento “della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”. E lo fanno dopo che, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quello di lunedì scorso, “è stato approvato – spiegano con un comunicato – un generico “disconoscimento” appunto della cittadinanza onoraria concessa a Mussolini nel 1924. La discussione, al di là della ricostruzione storica dell’accaduto, non si è concretizzata quindi con l’approvazione di un atto chiaro di annullamento della delibera fatta al tempo. Non è stata presa in alcuna considerazione la posizione precedentemente espressa dalla nostra lista e per questo esprimiamo il nostro dissenso in merito alla scelta di non procedere all’approvazione di un atto di revoca di quel provvedimento da parte del consiglio comunale. La risoluzione adottata, infatti, risulta politicamente debole e culturalmente vaga. Serviva invece un segnale chiaro con l’approvazione di un atto in grado di sanare una lacuna che si protrae da decenni, essendo il Comune di Signa l’unico della zona a non aver ancora proceduto alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Teniamo a precisare che non si vuole cancellare la storia. L’approvazione di un atto come quello da noi richiesto non è un depennare la storia, perché la storia non si cancella e non nega che quel provvedimento sia stato adottato. La storia non è solo il passato ma è anche il presente. Il presente di ciò che donne e uomini decidono oggi, con profondo spirito democratico, rispetto proprio a quel passato”.
Mussolini e la cittadinanza onoraria che resta (insieme al “disconoscimento”): il dissenso dei Progressisti per Signa
SIGNA – I Progressisti per Signa tornano sull’argomento “della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini”. E lo fanno dopo che, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quello di lunedì scorso, “è stato approvato – spiegano con un comunicato – un generico “disconoscimento” appunto della cittadinanza onoraria concessa a Mussolini nel 1924. La discussione, al di là della […]
