CAMPI BISENZIO – Sì allo sviluppo dell’aeroporto Vespucci, no al termovalorizzatore nella Piana. Ha toccato anche questi due temi Stefano Mugnai, candidato alla presidenza della Regione Toscana per Forza Italia, nella conferenza stampa tenuta a Campi Bisenzio oggi pomeriggio. Insieme a lui i consiglieri comunali Paolo Gandola, Chiara Martinuzzi e Roberto Valerio, candidato al Consiglio regionale, che hanno espresso apprezzamento per la scelta del partito di candidare Mugnai.
“Le elezioni in Toscana la sinistra le ha vinte costruendo un sistema che produce consenso – ha esordito Mugnai – io parlo per il settore che conosco: la sanità, dato che ho fatto parte della commissione competente. La sanità toscana, di buona qualità, assorbe l’80% delle risorse regionali, rappresenta anche un bacino per la costruzione del consenso. Questo sistema non è più sostenibile in tempi di crisi come questi. E infatti le spese saranno tagliate, e questo vorrà dire tagliare servizi e posti letto”. “Siamo l’unica alternativa credibile al centrosinistra – ha proseguito Mugnai – anche perché alcuni candidati di altre forze politiche, che legittimamente tentano la corsa alla presidenza, non sono nemmeno toscani”.
Poi Mugnai si è concentrato sulla Piana, dopo che oggi ha visitato alcune realtà campigiane, tra cui Spazio Reale. “La struttura di Don Momigli – ha detto – è una cattedrale nel deserto. Ma come, abbiamo un polo di eccellenza e di sussidarietà su un territorio e non si è riusciti nemmeno a farci arrivare una strada degna di questo nome e dei mezzi pubblici? Spazio Reale è poi vicino all’altra cattedrale nel deserto, la ciminiera dell’inceneritore di San Donnino, della cui sorte non è stato ancora deciso niente”.
Il candidato di FI ha parlato anche di aeroporto e termovalorizzatore, due temi caldi nella Piana. “Siamo favorevoli allo sviluppo dello scalo fiorentino, non tanto per una questione turistica, quanto per aiutare le imprese del territorio a crescere. La nostra economia è fatta soprattutto di manifatturiero e a questo settore bisogna dare prospettiva. Lo scalo poi va messo in collegamento con quello di Pisa per creare un polo funzionante”. Quanto al termovalorizzatore, “penso che sia una soluzione necessaria come termine del ciclo dei rifiuti. Quindi termovalorizzatore sì, ma non nella Piana. Questo è un territorio che ha pagato e sta ancora pagando sacrifici, offrendo servizi a tutta la regione, senza ricevere niente in cambio. Ritengo sia giusto individuare altre zone meno sacrificate per ospitare l’impianto. La Piana per la Regione è una provincia dell’impero, da cui attingere ma a cui non restituire niente”. Quanto alle infrastutture, “prima di continuare a parlare del futuro e nuovi progetti, io vorrei sapere del passato: che fine hanno fatto il progetto della Bretella e i soldi stanziati?”.