Moschea. Lega “La giunta continua ad ignorare la volontà della popolazione”

SESTO FIORENTINO – “La giunta guidata dal sindaco Lorenzo Falchi a Sesto Fiorentino, continua sistematicamente ad ignorare la volontà di una larga parte della popolazione di aprire un ampio e serio dibattito in merito all’opportunità della costruzione di una grande moschea nella piana fiorentina”. Lo afferma, in una nota, la Lega, a proposito del dibattito […]

SESTO FIORENTINO – “La giunta guidata dal sindaco Lorenzo Falchi a Sesto Fiorentino, continua sistematicamente ad ignorare la volontà di una larga parte della popolazione di aprire un ampio e serio dibattito in merito all’opportunità della costruzione di una grande moschea nella piana fiorentina”. Lo afferma, in una nota, la Lega, a proposito del dibattito aperto in consiglio comunale con la presentazione di una mozione da parte di Forza Italia. “La realizzazione di una tale opera non può e non deve assolutamente prescindere da un confronto democratico – prosegue la Lega – dalla consultazione di tutti i senstesi, ed alla valutazione di tutti fattori di rischio ed impatto paesaggistico, ambientale e culturale”.

“Non si può pensare alla realizzazione a Sesto Fiorentino di una grande moschea che avrebbe un forte impatto su tutta la Piana fiorentina, – afferma Filippo La Grassa, segretario della Lega nella Piana – la nostra area è ritenuta idonea all’edificazione di tutte le opere che sono poco gradite in città dal termovalorizzatore, all’ampliamento dell’aeroporto e dell’autostrada. Ora si vuole costruire anche una moschea gigante. Lotteremo per difendere l’identità cristiana delle nostre terre, e nelle terre di Oriana Fallaci non c’è posto per le moschee”.
“Le priorità del territorio sono altre – conclude il segretario provinciale Alessandro Scipioni – inoltre non è ancora garantito il principio di reciprocità in moltissimi paesi islamici, e finché non ci sarà mi pare assurdo concedere unilateralmente quello che la controparte si rifiuta di dare. Inoltre va fatta chiarezza sulla provenienza fondi, poiché è inammissibile accettare finanziamenti da parte di paesi che calpestano la libertà di culto ed i diritti umani delle comunità cristiane”.