Mori (Fronte Nazionale): “Facciamo tornare la Canottieri Le Signe nei Renai”

SIGNA – Da anni torna periodicamente alla ribalta della cronaca la vicenda della Canottieri Le Signe. A farsi questa volta portavoce delle istanze della storica società signese è il Fronte Nazionale, per voce del suo coordinatore comunale Alessandro Mori. “In questi giorni – spiega Mori – viene presentata nelle Signe una petizione affinché il consiglio […]

SIGNA – Da anni torna periodicamente alla ribalta della cronaca la vicenda della Canottieri Le Signe. A farsi questa volta portavoce delle istanze della storica società signese è il Fronte Nazionale, per voce del suo coordinatore comunale Alessandro Mori. “In questi giorni – spiega Mori – viene presentata nelle Signe una petizione affinché il consiglio comunale affronti l’argomento: la Canottieri, infatti, dovette lasciare i Renai per l’inizio dell’attività di recupero dell’area e la vicenda ha sicuramente dell’assurdo, proprio perché non può essere che ricondotta a una forma di rivalse personali”. “In passato – continua Mori – alcune componenti politiche si erano interessate alla questione, ultima delle quali Rifondazione Comunista che nel 2012 interrogava il sindaco sui motivi della prolungata assenza della Canottieri dai Renai. Eravamo presenti a quel consiglio comunale durante il quale il sindaco Cristianini si impegnò ad attivarsi sulla società di gestione per la ripresa dell’attività remiera a collaudo effettuato. A distanza di tre anni, dopo che da tempo il collaudo ha avuto esito positivo e l’area del Lotto 0 e del Lotto 1 è diventata patrimonio comunale, non ci sono più i presupposti precedentemente presi ad alibi per un diniego. In questi casi è assurdo che i cittadini debbano affidarsi a una petizione perchè l’argomento sia nuovamente discusso in consiglio comunale. Ogni giorno di ritardo è un’occasione in meno per giovani e adulti di praticare un’attività non inquinante,  alla portata economica di tutti e riabilitante in numerose patologie come quella del tumore al seno; ogni giorno di ritardo è un’occasione persa per valorizzare ancora di più un’area che rappresenta un valore aggiunto per il territorio”.