CALENZANO – Il Collegio nazionale dei probiviri del Pdl non ha accolto la documentazione, inviata dal coordinamento provinciale fiorentino, che chiedeva l’espulsione di Monica Castro. Il mancato accoglimento della documentazione sarebbe dovuto al fatto che Monica Castro non è più iscritta al partito dal 2011.
Lo rende noto la, insieme alle scuse ricevute, stessa Monica Castro, capogruppo del Pdl al consiglio comunale.
Commentando piuttosto pesantemente l’operato del coordinamento provinciale del Pdl nei suoi confronti, Castro chiede “entro due giorni le scuse pubbliche altrimenti provvederò ad una denuncia verso gli stessi coordinatori che dovrebbero essere raggiunti entro pochi giorni da una lettera di richesta di spiegazioni da parte del mio avvocato”.
È evidente che la frattura tra la consigliere comunale di Calenzano e il suo ex partito sia ormai insanabile e, oltremodo, resta la questione della copertura di ruolo di capogruppo del Pdl in seno al consiglio comunale. “Rimango capogruppo del Pdl – annuncia Castro – perché io non ho cambiato idea, il mio programma politico è sempre quello da me sostenuto in campagna elettorale a Calenzano, continuo a fare politica contro una sinistra arrogante che da sempre domina il mio territorio. Mi dispiace dover constatare che la stessa arroganza è presente anche nel coordinamento provinciale del Pdl”.
Fonti ufficiali del Pdl fiorentino sostengono, però, un’altra versione: “Monica Castro avrebbe parlato solo con un amministrativo e la situazione non è stata ancora valutata dai probiviri che si riuniranno prossimamente”. Oltremodo, conferma il Pdl fiorentino, “Moncia Castro risulta statutariamente ancora iscritta al partito visto che, dopo l’iscrizione del 2011 ultima campagna di adesione al partito realizzata, non ha mai presentato richiesta di dimissioni dal partito”.