Mondo Convenienza, SiCobas: “Abolito il Regolamento aziendale, ma è rimasto tutto come prima…”

CAMPI BISENZIO – “Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) non è uscita dal tavolo una soluzione, ma almeno si è fatta chiarezza su due punti fondamentali”. E’ netta la posizione dei SiCobas in merito alla vertenza Mondo Convenienza e, in un comunicato, lo spiegano: “L’abolizione del Regolamento aziendale significa poco e nulla. Perché l’azienda vuole […]

CAMPI BISENZIO – “Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) non è uscita dal tavolo una soluzione, ma almeno si è fatta chiarezza su due punti fondamentali”. E’ netta la posizione dei SiCobas in merito alla vertenza Mondo Convenienza e, in un comunicato, lo spiegano: “L’abolizione del Regolamento aziendale significa poco e nulla. Perché l’azienda vuole far rimanere in piedi lo stesso meccanismo delle “trasferte mensili”. Così come previsto dal Regolamento aziendale. Al tavolo, di fatto, ci è stato proposto un accordo che avrebbe “legalizzato” quello stesso meccanismo che obbliga al lavoro straordinario, impedisce di godere di ferie, malattie e di denunciare infortuni, salvo pagare una decurtazione dello stipendio di un minimo di 345 euro, anche fino alla perdita del 40% del salario mensile. Il meccanismo lo abbiamo spiegato già nel comunicato di venerdì. L’azienda propone quello che è già stato proposto a Bologna e a Torino e che qui a Firenze è già stato rifiutato. L’azienda ha semplicemente comunicato come funzionerà da qui in avanti: mantenimento della trasferta mensile, ma con un innalzamento della soglia iniziale minima, senza cambiare nulla del sistema che lega una grossa parte della paga all’obbligo di straordinari. Senza cambiare il sistema ricattatorio della trasferta”.

“Rispetto al contratto logistica – continuano – l’azienda non è disponibile a scrivere e sottoscrivere un impegno formale con una data certa per l’applicazione. Insomma, non c’è nulla, ma ai lavoratori si chiede in cambio di smobilitare il presidio, “concedendo” la possibilità ai licenziati di rientrare solo dopo aver firmato un accordo che lascerebbe tutto immutato nei fatti, facendo rientrare il Regolamento aziendale dalla finestra e lasciando un enorme forse sull’eventuale applicazione del CCNL logistica. L’azienda continua in sostanza a usare i licenziamenti come arma di ricatto. Ci auguriamo che tutti i soggetti al tavolo con cui abbiamo condiviso il percorso fino a oggi siano d’accordo con una cosa: riportare alla legalità l’azienda non vuol dire legalizzare il sistema di erogazione delle trasferte che insieme abbiamo definito ricattatorio e intollerabile. Ma è ancora più chiaro che un’azienda che vuole veramente cambiare qualcosa non utilizza la giornata di negoziazione per forzare il picchetto, trascinare a terra le persone, usare ancora una volta la violenza per cercare di risolvere la vertenza. Il presidio e il picchetto continuano fino a che Mondo Convenienza e le ditte in appalto non avranno chiaro che l’unica soluzione è aprire una reale trattativa al tavolo”.

Intanto venerdì 6 ottobre alle 18 al circolo Rinascita a Campi Bisenzio, “insieme al Collettivo di fabbrica Gkn invitiamo la cittadinanza a incontrare nuovamente le vertenze del territorio che lottano contro l’arroganza di aziende che portano sfruttamento e disoccupazione e che sono convinte di poter usare il territorio come vogliono senza rispettare diritti di lavoratori e cittadini, per stringersi ancora attorno a chi sta resistendo e organizzare insieme una risposta collettiva”.