CAMPI BISENZIO – “Ciò che sta accadendo da 15 giorni fuori dai cancelli di Mondo Convenienza è assolutamente inaccettabile. Il clima di forte tensione che si è venuto a creare in seguito agli scontri ripetuti tra lavoratori in protesta legittima e polizia non può essere tollerato”: a parlare così è il sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, che poi aggiunge: “Per questo motivo ho preso nuovamente contatto con il Prefetto di Firenze e ho chiesto che venga adottato, da parte delle forze dell’ordine, un approccio differente nei confronti dei manifestanti, anche perché finalmente, dopo settimane di attesa, è stato convocato il tavolo di crisi in Regione su questa vertenza. L’appuntamento è per il 23 giugno a Firenze, quando le parti in causa potranno aprire una trattativa sotto la supervisione delle istituzioni e trovare una soluzione positiva per montatori, facchini e autisti che oggi vedono il loro futuro in pericolo. Di fronte a episodi come quelli verificatisi negli ultimi giorni, non posso non ricordare a tutte le parti coinvolte che il diritto di sciopero è sancito dalla Costituzione italiana e come tale va garantito, nel rispetto delle norme e del buonsenso”.
Sulla vicenda è intervenuta anche il direttivo Anpi Campi Bisenzio: “Da giorni, gli operai della nota azienda di vendita mobili a Campi Bisenzio stanno tenendo un presidio per protestare contro le condizioni di lavoro dei 160 dipendenti della cooperativa. Si denuncia l’applicazione di un contratto diverso rispetto ai 27 dipendenti diretti di Mondo Convenienza, che riguarda principalmente le pulizie anziché la logistica. Inoltre, si lavorano turni estenuanti di 12-14 ore per una paga oraria inferiore ai 7 euro, e le misure di sicurezza sono insufficienti. “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, recita l’articolo 1 della Costituzione: non è lavoro ma sfruttamento quello che denunciano le decine di facchini e autisti in sciopero. Turni massacranti anche da 15 ore, con salari da fame e senza la garanzia del rispetto delle misure di sicurezza minime. L’azienda viola ancora una volta i diritti dei suoi lavoratori, poi, non rispettando lo sciopero ma chiamando lavoratori esterni per sostituirli, cosa che crea incidenti e alimenta la guerra fra poveri. Questa situazione di lavoro precario e di bassi salari è presente da anni in tutti i magazzini Mondo Convenienza a livello nazionale, e l’approccio di risolvere una controversia sindacale attraverso gli sgomberi e le violenze è inquietante e assurdo”.