SESTO FIORENTINO – Ha il volto pulito del ragazzo per bene. Ma quando sale in pedana si trasforma in uno “spietato” bocciatore. Vista la giovanissima età, spero ci sia consentito giocare con le parole. Fatto sta che Matteo Franci, 18 anni compiuti a luglio (al centro nella foto), è una delle promesse italiane delle bocce, uno dei migliori trenta giocatori di tutta la penisola, il che vuol dire che anche a livello internazionale può già dire la sua. Una promessa nata quasi per caso, dopo aver provato prima con il calcio con le maglie di Sestese e Doccia: ai tempi della scuola elementare, infatti, la Balducci di Sesto Fiorentino, una delle attività extrascolastiche era proprio quella delle bocce alla Bocciofila Sestese; poi sono arrivate le partite sulla spiaggia con il nonno, anche lui appassionato e fra i suoi più accaniti sostenitori. Insomma, il passo dal tappeto verde e dalle scarpe chiodate alla pedana è stato breve e dal 2012 “bocciare”, nel caso di Matteo, va inteso nell’accezione positiva del termine. Insomma, passo dopo passo, anzi colpo dopo colpo sono arrivate non poche soddisfazioni, grazie anche al tesseramento con la Bocciofila Sestese e “i preziosi consigli – dice Matteo – di Enzo Ceccarini”. Le prime vittorie, i campionati italiani, il quinto posto nel 2015, lo stage a Roma con la maglia della Nazionale italiana nel mese di luglio fino al titolo tricolore “a terna” conquistato di recente al Centro Tecnico Federale di Roma insieme ad Andrea Lasciarfari (Bocciofila Campigiana) e Jean Paul Pacini (tesserato per l’Avis Montecatini ma nell’occasione in prestito alla Bocciofila Campigiana). Provenienti dall’Emilia Romagna, da Roma, Salerno e Frosinone le formazioni via via sconfitte fino al successo finale. E nei giorni scorsi è arrivato anche il riconoscimento dell’amministrazione comunale sestese che, con il vice-sindaco Damiano Sforzi, ha premiato Matteo e i suoi compagni. Proprio in questi giorni, fra l’altro, è arrivata l’ufficialità del suo passaggio all’Avis Montecatini, che prende parte al campionato di serie A. Ma Matteo, che adesso frequenta la quinta all’Iti Leonardo da Vinci, è rimasto il ragazzo per bene dei primi colpi, con un occhio allo studio e l’altro alla pedana: “Ci alleniamo una volta la settimana mentre gli incontri sono ventidue, undici dei quali in trasferta. Le bocce sono il mio sport e non lo cambierei con niente ma anche la scuola è importante”. Con un particolare da non sottovalutare: l’Italia detiene attualmente sia il titolo Europeo che quello Mondiale. E chissà che fra tre anni, ai prossimi campionati iridati, in pedana con la maglia azzurra non ci sia proprio un sestese.
(Fotografie Davide Brusori)