Marco Banchelli sui sentieri della Libertà

SESTO FIORENTINO – Sui sentieri della libertà è stato il percorso per i festeggiamenti del 73eimo anniversiario della Liberazione. Domenica scorsa 22 aprile ha partecipato anche Marco Banchelli. Banchelli si è trovato protagonista su  “I sentieri della libertà”, lambendo il Cippo di Radio Cora e la Querceto di Don Bortolotti. Anche se il momento più […]

SESTO FIORENTINO – Sui sentieri della libertà è stato il percorso per i festeggiamenti del 73eimo anniversiario della Liberazione. Domenica scorsa 22 aprile ha partecipato anche Marco Banchelli. Banchelli si è trovato protagonista su  “I sentieri della libertà”, lambendo il Cippo di Radio Cora e la Querceto di Don Bortolotti. Anche se il momento più importante è stato quello condiviso con i gruppi partiti da quattro diverse località e che prevedeva proprio nel punto dello scontro più cruento, in località Scollini, i discorsi ufficiali e la testimonianza diretta di uno degli ultimi partigiani della zona, Leandro Agresti.

“E’ stata una grande emozione diventare parte di questo gruppo – dice Banchelli – ascoltare le testimonianze e le vicende che tanto hanno contribuito alla conquista del preziosissimo bene comune che è la Libertà. E sentirmi privilegiato nelle mie pedalate per il mondo, dell’aver potuto tentare di essere a mia volta testimone e contadino di Libertà e altri Valori, semplicemente usando una bicicletta come arma…”

Ma la giornata ha avuto anche un momento particolarmente speciale per il ciclo-ambasciatore, quello che lo ha visto incontrare e conoscere proprio il partigiano Agresti: “Devo ringraziare la carissima Patrizia Grossi che lo ha reso possibile – conclude Marco Banchelli – una foto insieme ad un partigiano vero ancora non l’avevo. Con noi anche il Sindaco Lorenzo Falchi, che quando diventavo Portabandiera dell’UNICEF era ancora alle elementari, come sempre disponibile e sorridente, a dare una certa ufficialità a quel momento. Il caso ha voluto che con noi ci fosse anche tanto altro: la mia bicicletta Ballero-bike / Saharawi una maglia che mi riportava al gruppo CARITAS/Nepal 2004 e gli occhiali di ORMEdiPACE, oltre al fotografo Massimo Lombardini! Anche se devo confessare che il brivido più autentico è stato quando a Leandro ho fatto ripetere e scandire bene il suo nome di battaglia, Marco: come dire, proprio nel giorno della Liberazione, condividiamo l’onomastico”.