Mamme no inceneritore: “Rossi, aeroporto, inceneritore: si passi dalle parole ai fatti”

SESTO FIORENTINO – Le parole pronunciate ieri dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, hanno provocato numerose reazioni, non poteva essere diversamente. Soprattutto quando si tratta di due questioni che toccano la vita di tutti i cittadini della Piana come l’aeroporto e l’inceneritore. Questioni su cui oggi si sono espresse anche le Mamme no inceneritore: […]

SESTO FIORENTINO – Le parole pronunciate ieri dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, hanno provocato numerose reazioni, non poteva essere diversamente. Soprattutto quando si tratta di due questioni che toccano la vita di tutti i cittadini della Piana come l’aeroporto e l’inceneritore. Questioni su cui oggi si sono espresse anche le Mamme no inceneritore: “Ieri sera è arrivata l’ennesima bocciatura politica al progetto dell’inceneritore di Firenze quando il presidente Rossi ha detto che fra aeroporto e inceneritore rinuncerebbe al secondo. Anche noi abbiamo voluto dire la nostra, ovvero che non accettiamo nessuna logica di baratto del tipo aeroporto al posto dell’inceneritore; che venga messo nero su bianco nel piano regionale rifiuti la parola fine alle politiche legate all’incenerimento (togliere inceneritore di Firenze dalla programmazione regionale, come già fatto per Testi e Selvapiana; prevedere una dismissione certa degli inceneritori esistenti e il divieto di bruciare in cementifici o altri impianti similari) e prevedere introduzione delle buone pratiche, legate all’economia circolare e alle alternative Rifiuti Zero, su tutto il territorio regionale; che si abbandonino tentazioni accentratrici come quella dell’Ato unico regionale, che, laddove sperimentato come in Emilia Romagna, ha fallito creando di fatto situazioni di monopolio. E, infine, che i nostri amministratori in Regione, Comuni e Città metropolitana dovrebbero preoccuparsi di eliminare e non aggiungere nuove fonti inquinanti”. “Per noi – hanno aggiunto in un comunicato – l’area omogenea fiorentina è già piena e satura di inquinamento e come abbiamo detto e ribadito il 2 dicembre con la riconsegna al mittente dei 3 pacchi (Tav, inceneritore e aeroporto) che le istituzioni, compreso la Regione Toscana, volevano consegnare ai cittadini: noi non siamo per le grandi opere imposte dall’alto e utili solo alla logica dell’assegno circolare più che dell’economia circolare. Noi siamo per le opere a misura d’uomo, che affrontino nel loro complesso i problemi legati a salute, sanità e qualità della vita. Non possiamo che essere contente dell’apertura del presidente Rossi all’abbandono della strategia dell’incenerimento per la gestione dei rifiuti. Ma che si passi ai fatti, e subito. Da 3 anni chiediamo un incontro e un confronto con le istituzioni regionali che fin qui ci è sempre stato negato. A questo punto chiediamo di aprire subito un tavolo tecnico per studiare le alternative e per applicare le buone pratiche che l’economia circolare ci impone: chiudere la strada dell’incenerimento e passare a una riprogettazione completa della gestione dei rifiuti. Fatto questo, ribadiamo che noi non siamo per nessun baratto. Si faccia lo stesso anche per l’aeroporto”.