Malo, lavoratori in sciopero: per ora nessun incontro

CAMPI BISENZIO – Sciopero stamani dei lavoratori di Malo per la mancata possibilità dell’azienda di incontrare la Regione. Azienda che, da parte sua, non dà disponibilità immediata alla Regione per un incontro sulla crisi in corso da tempo e non è in grado nei prossimi giorni di indicare nemmeno una possibile ed eventuale data. Per questo stamani i […]

CAMPI BISENZIO – Sciopero stamani dei lavoratori di Malo per la mancata possibilità dell’azienda di incontrare la Regione. Azienda che, da parte sua, non dà disponibilità immediata alla Regione per un incontro sulla crisi in corso da tempo e non è in grado nei prossimi giorni di indicare nemmeno una possibile ed eventuale data. Per questo stamani i lavoratori e le lavoratrici hanno effettuato un’ora di sciopero dalle 10 alle 11, con assemblea nel piazzale antistante la sede campigiana. “Occorrono investimenti ben più forti degli attuali 20 milioni in 18 mesi annunciati – dicono Rsu aziendali, Filtem Cgil e Femca Cisl dopo lo sciopero del 15 maggio con presidio davanti al negozio di Milano, in via Montenapoleone – che servirebbero a malapena a coprire le perdite dei prossimi esercizi”. Nelle assemblee i lavoratori hanno bocciato all’unanimità il piano della dirigenza che prevede 20 esuberi a Campi Bisenzio e 38 nello stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza), e proclamato un pacchetto di 20 ore di sciopero, per dire no ai tagli prospettati dall’azienda. “E’ già fin troppo tardi – dicono i sindacati – una buona parte della collezione è stata pregiudicata per le conseguenze della mancanza di liquidità e non arriverà mai in tempo nei negozi, c’è il rischio che si intacchi la fiducia dei clienti e dei consumatori, ultimo baluardo da tutelare, insieme alla specializzazione del lavoro, per dare un futuro all’azienda”. “Chiediamo – concludono – che si dia corso al piano ambizioso di riqualificazione delle produzioni che l’azienda stessa ci aveva presentato all’inizio del 2017, che attraverso l’acquisizione di produzioni ‘esterne’ ottimizzi le capacità produttive e i costi aziendali”.