M5S, mozione per il ripristino dello stato dei luoghi all’ex poligono

CALENZANO – Il Comune di Calenzano, dice in una nota Americo D’Elia del Movimento 5 Stelle “ha chiuso il procedimento di verifica dei due permessi a costruire relativi all’ ex poligono di tiro in localià Le Croci chiuso ormai da oltre un anno,  annullandoli in quanto rilasciati in assenza di Valutazione di incidenza, e non per un […]

CALENZANO – Il Comune di Calenzano, dice in una nota Americo D’Elia del Movimento 5 Stelle “ha chiuso il procedimento di verifica dei due permessi a costruire relativi all’ ex poligono di tiro in localià Le Croci chiuso ormai da oltre un anno,  annullandoli in quanto rilasciati in assenza di Valutazione di incidenza, e non per un vizio di forma come si era voluto far credere”.

Secondo la nota di D’Elia la “decisione è arrivata dopo un lungo corso amministrativo” e “allo stato attuale, tale opera non doveva essere realizzata ed autorizzata come più volte ribadito anche da questo gruppo in più consigli comunali” e, aggiunge D’Elia “non è ipotizzabile nemmeno lontanamente che si possa solo pensare ad un nuovo rilascio del permesso, dovendo assicurare questo ente un adeguato equilibrio della conservazione del sito”.

Il consigliere del Movimento 5 Stelle sostiene “che oggi più che mai deve  essere salvaguardata la salute dei nostri residenti in loco che lamentano da anni il disturbo della loro quiete avendo scelto di vivere in un luogo tutelato dalla legge e deturpato da un attività che li non doveva nascere più”.

Nel consiglio comunale di oggi, afferma il consigliere del M5S “chiederemo con una mozione che il Sindaco garante della salute dei cittadini tuteli la salute dei residenti in loco che lamentano da anni tale violazione di norma che grava sul loro benessere quotidiano avendo scelto di vivere in una zona altamente tutelata dalla legge. Che avvii  tutte le procedure per il ripristino dello stato dei luoghi al fine di preservare come da legge il S.I.C ed ogni tipo di analisi e controllo diretto al rilevamento di  potenziale inquinamento del suolo, dovuto alle migliaia di cartucce sparate e sotterrate nell’area interessata”.