L’Unitalsi Toscana festeggia i suoi primi 90 anni. Per ricordare ma anche per guardare al futuro

FIRENZE – L’Unitalsi toscana festeggia novant’anni. E lo fa domani, domenica 27 ottobre, in Palazzo Vecchio, a Firenze, con un convegno (alla presenza, fra gli altri, del presidente nazionale Unitalsi Antonio Diella, e dell’assessore a cittadinanza attiva e partecipazione del Comune di Firenze, Alessandro Martini) e nel pomeriggio, alle 16, con la celebrazione di una […]

FIRENZE – L’Unitalsi toscana festeggia novant’anni. E lo fa domani, domenica 27 ottobre, in Palazzo Vecchio, a Firenze, con un convegno (alla presenza, fra gli altri, del presidente nazionale Unitalsi Antonio Diella, e dell’assessore a cittadinanza attiva e partecipazione del Comune di Firenze, Alessandro Martini) e nel pomeriggio, alle 16, con la celebrazione di una Santa Messa nella Basilica di San Lorenzo aperta a tutti. Novanta candeline per un’associazione, nata appunto nel 1929, e che rivolge l’invito a soci, amici, sostenitori, a chiunque voglia avvicinarsi a questa storia, quasi centenaria, fatta soprattutto di amicizia. Quel che è certo, come sottolinea anche l’invito a partecipare alla celebrazione rivolto a personale, disabili e pellegrini, è che si tratta di “una meravigliosa esperienza di amore” che prosegue ininterrottamente da 90 anni. Con una data da festeggiare che arriva a conclusione di un anno altrettanto importante, quando è il momento della verifica dell’attività svolta ma anche della “semina” in vista del 2020. “L’idea di festeggiare il novantesimo – ha detto il presidente regionale Roberto Torelli – nasce dal desiderio di far conoscere l’associazione. “Fermandosi” un attimo e dando lustro, al tempo stesso, a chi in questi 90 anni ha contribuito a far crescere l’Unitalsi”. “Quella del 27 ottobre – ha aggiunto – vuole essere una giornata di festa ma anche di riflessione, proprio perchè è nostra intenzione ricordare in questa occasione tutte quelle persone che sono state fondamentali per l’associazione”. Perchè l’Unitalsi è soprattutto le persone, è fatta dalle persone e a loro vuole dare la giusta attenzione, l’attenzione per le persone da parte delle persone. “Una volta – ha concluso Torelli – al termine del pellegrinaggio ci dicevamo “Ci vediamo l’anno prossimo”; adesso ci diciamo “ci vediamo domani”…”. E in un mondo dove parlare di sacrificio, di donazione, di dimenticanza di sé può sembrare difficile, l’Unitalsi Toscana sta compiendo piccoli e concreti miracoli. Insomma, se la paura fa novanta, non è certo così per l’Unitalsi Toscana che si appresta a chiudere un 2019 ricco di impegni (anche se in agenda ci sono ancora il pellegrinaggio a Fatima dal 12 al 18 novembre e il Meeting dei giovani, quest’anno in programma a Siena, il 16 e 17 novembre) e che che guarda al 2020 con rinnovato entusiasmo.