CAMPI BISENZIO – Nella mattinata del 24 aprile, a conclusione di un’articolata attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini, avviate in seguito alla denuncia presentata il 7 luglio 2022 dalla vittima, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico di un 39enne albanese, già noto alle forze dell’ordine, il quale si sarebbe reso responsabile di una violenta rapina aggravata a danno di un 60enne di origini cinesi, residente a Campi Bisenzio.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, alle 22 circa del 6 luglio, l’indagato avrebbe deciso di seguire il cittadino cinese dopo averlo notato intento a pagare presso una paninoteca dell’Osmannoro, scorgendo elevata disponibilità di contante nel suo portafogli. Pedinato in auto fino in via di Brozzi, in abiti scuri e con cappuccio calato sul volto, l’uomo avrebbe dunque sorpreso la vittima mentre scendeva dalla propria auto. Intimatole di fare silenzio, lo avrebbe ripetutamente colpito su tutto il corpo, sottraendogli il portafogli dai pantaloni e facendolo cadere rovinosamente a terra, prima di dileguarsi a bordo di una Mercedes Classe A parcheggiata nei paraggi. Nelle indagini, fondamentale è risultato lo spunto investigativo offerto ai Carabinieri dalla vittima, malgrado le gravi lesioni patite e il forte colpo alla testa riportato durante la caduta sull’asfalto, e da un residente che, allarmato dalle urla disperate, si sarebbe affacciato alla finestra riuscendo ad annotarsi parzialmente la targa di un’auto che si dileguava rapidamente, poi ricollegata in breve dai Carabinieri all’episodio appena avvenuto.
Novecento euro contanti, 4 carte di credito e documenti di identità il bottino della rapina, costata al malcapitato la perdita di 3 denti, un trauma cranico facciale e plurime tumefazioni, che lo hanno costretto a ricorrere alle cure mediche dell’Ospedale di Careggi. L’indagato, domiciliato a Prato (dove peraltro è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo), è stato condotto al carcere di Sollicciano. Rapina aggravata (poiché commessa in modo “travisato”, in circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la difesa) e lesioni personali gravissime, le aggravanti contestategli. Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo.