Lega “La festa islamica del sacrificio è contraria al nostro stile di vita”

CAMPI BISENZIO – “La festa islamica del sacrificio prevede ‘la macellazione rituale’ senza il preventivo stordimento dell’animale. Nel caso tale pratica venisse messa in atto anche oggi presso la nostra Villa Montalvo, saremmo davanti a un barbaro sacrificio e a una cruenta manifestazione contraria al nostro stile di vita ed orrenda per la nostra comunità”. […]

CAMPI BISENZIO – “La festa islamica del sacrificio prevede ‘la macellazione rituale’ senza il preventivo stordimento dell’animale. Nel caso tale pratica venisse messa in atto anche oggi presso la nostra Villa Montalvo, saremmo davanti a un barbaro sacrificio e a una cruenta manifestazione contraria al nostro stile di vita ed orrenda per la nostra comunità”. E’ quanto si legge in una nota del capobgruppo della Lega Claudia Camilletti e della responsabile cittadina Vanessa Fiaschi sulla festa islamica del sacrificio tenutasi oggi a Villa Montalvo.

“Una totale mancanza di sensibilità e sofferenze inusuali e ingiustificabili per gli animali – dicono Camilletti e Fiaschi – Ci aspettavamo di vedere grida di indignazione dagli ambientalisti di sinistra. Ma quando si tratta di Islam tutto tace. In questi ultimi anni sono state fatte battaglie a livello nazionale per togliere i crocifissi dai luoghi pubblichi andando così a ledere le nostre tradizioni; allora perché a loro dovrebbe essere consentita una tale barbara consuetudine?”.
“L’incompatibilità e l’impossibilità di conciliare ciò che è inconciliabile, cioè la cultura illuminata dell’Europa cristiana e l’oscurantismo islamista – concludono il segretario provinciale Alessandro Scipioni e quello della Piana fiorentina Filippo La Grassa – è sempre più palese agli occhi del popolo. Noi certe cose a casa nostra non le vogliamo, non le tolleriamo e di determinati macabri rituali ci siamo liberati da tempo. Non possiamo permettere al buonismo dei radical chic di sinistra di farci  accettare visioni che fanno rimpiangere il teocentrismo del nostro medioevo”.