Lega e Fratelli d’Italia: “Sui cimiteri sono state cancellate le aspettative dei cittadini”

SIGNA – Sulla situazione dei cimiteri signesi, il capo gruppo della Lega in consiglio comunale Vincenzo De Franco e il coordinatore comunale signese di Fratelli d’Italia, Marco Colzi (nella foto insieme al consigliere comunale della Lega Luca Scala), hanno fatto un lavoro “certosino”. Impossibile da pubblicare tutto. Ma con una serie di considerazioni che lasciano […]

SIGNA – Sulla situazione dei cimiteri signesi, il capo gruppo della Lega in consiglio comunale Vincenzo De Franco e il coordinatore comunale signese di Fratelli d’Italia, Marco Colzi (nella foto insieme al consigliere comunale della Lega Luca Scala), hanno fatto un lavoro “certosino”. Impossibile da pubblicare tutto. Ma con una serie di considerazioni che lasciano spazio a pochissime interpretazioni. E che partono dal no della maggioranza alla mozione presentata insieme a Uniti per Signa con cui è stato richiesto il consiglio comunale straordinario di ieri. “Nonostante le evidenze fatte notare dall’opposizione, – dicono i due rappresentanti politici – la maggioranza ha votato no alla mozione, in modo inaspettato e incoerente con le affermazioni di condivisione del punto di vista delle opposizioni. Fratelli d’Italia e Lega Salvini Premier reiterano quindi la loro richiesta al sindaco e alla giunta di provvedere urgentemente alla rimozione delle cause di pericolosità per i visitatori dei cimiteri, in modo particolare a San Mauro, e provvedere anche alla revoca della concessione con tutti gli aggravi per il gestore, come previsto nella mozione. Ci dichiariamo comunque pronti a intraprendere iniziative anche in sede giudiziaria, qualora fosse accertato l’inadempimento contrattuale del concessionario e che potrebbe quantomeno configurare il reato previsto e punito dall’articolo 355 del codice penale contro il concessionario stesso”. Tralasciando i particolari dell’accordo, sui quali ci ripromettiamo comunque di tornare in seguito, “nel corso degli anni si sono verificate situazioni sempre più critiche per i cimiteri di San Miniato, Lecore e San Mauro – aggiungono – dove, sia in termini gestionali che di manutenzione “si apprezzano” sporcizia e deiezioni di topi, bagno in pessime condizioni igieniche, assenza totale del personale della ditta concessionaria, ala destra e ala sinistra puntellate con loculi inaccessibili e cadenti, ringhiere del primo piano erose dalla ruggine alla base e pericolanti, passaggi pedonali avallati e difficilmente percorribili, tetto dell’edificio davanti all’ingresso in via di disfacimento, coperture di eternit bloccate dal peso di mattoni non fissati, ascensore fermo da settimane, infiltrazioni consistenti di acqua anche nei nuovi loculi di recente costruzione”. I due, poi, tornano sulla questione relativa a ricavi e investimenti: “A fronte di tutto questo, la società concessionaria, dal 2014 al 2018, ha introitato 1.401.794 euro di ricavi a fronte di appena 70.726 euro di investimenti nella ristrutturazione dei cimiteri. Facciamo notare che in questi ricavi non sono conteggiati gli introiti incassati direttamente della capofila S.i.l.v.e. spa, gestore del servizio di lampade votive in subappalto. D’altro canto è ovvio che la concessionaria Cimiteri di Signa srl subappalti ai propri soci la gestione dei vari servizi, non avendo alle proprie dipendenze alcun addetto e avendo beni strumentali per appena 3.000 euro”. “Senza contare che la questione dei cimiteri comunali si trascina da circa quindici anni, ovvero da quando l’amministrazione comunale decise di ampliare il cimitero di Signa, a causa della carenza di loculi, per cui fu approvato un progetto esecutivo che costò, all’epoca, alla comunità signese ben 150.000 euro”. Ma c’è un altro aspetto della convenzione (questione sollevata, durante il consiglio comunale di ieri, dal capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri) che è stato messo in risalto da Lega e Fratelli d’Italia, ovvero il contributo in conto esercizio a carico del Comune di 120.000 euro l’anno dal 2022 al 2029 compresi per un totale di 960.000 euro; somma che sarà restituita sotto forma di canone di concessione a favore del Comune a partire dal 2038 e fino al 2049 per un importo complessivo di 960.000 euro. Tutto questo senza alcun tipo di interesse da corrispondere dal concessionario e senza una qualsivoglia rivalutazione monetaria, cosa che comporterà un’evidente svalutazione delle cifre che sarebbero restituite”. “Infine – concludono – ci auguriamo di non assistere più a spettacoli come quelli visti ieri in consiglio comunale, dove l’interesse e le legittime aspettative dei cittadini sono state “sepolte” sotto le macerie della impreparazione e dell’approssimazione della maggioranza”.