Le notti brave. Bivacchi e schiamazzi in piazza IV Novembre. La segnalazione

SESTO FIORENTINO – La spaziosa piazza IV Novembre di giorno luminosa e accogliente con i giochi per i bambini e la zona pedonale, si trasforma dalle 20.30 in poi diventando “terra di nessuno”. A preoccupare i residenti è il comportamento, a dir poco indisciplinato e maleducato, di gruppi di persone che la sera bivaccano tra […]

SESTO FIORENTINO – La spaziosa piazza IV Novembre di giorno luminosa e accogliente con i giochi per i bambini e la zona pedonale, si trasforma dalle 20.30 in poi diventando “terra di nessuno”. A preoccupare i residenti è il comportamento, a dir poco indisciplinato e maleducato, di gruppi di persone che la sera bivaccano tra la piazza e l’area pedonale scorrazzando sugli skateboard e facendo acrobazie con le biciclette, urlando e schiamazzando. “Dalle 20.30 ci sono i frequentatori del pub che non si preoccupano anche a tarda sera di urlare – racconta Paola che abita da oltre 20 anni in una casa che si affaccia sulla piazza – e poi ci sono ragazzi che scorrazzano in motorino e le auto parcheggiate un po’ dovunque. Insomma è un degrado assoluto. E’ diventata anche una piazza di spaccio e la sera bisogna stare attenti quando si rientra tardi a casa. Alcuni giorni fa un residente si era stufato di sentire gli schiamazzi che proseguono per tutta la notte e ha provato a chiedere al gruppo di persone, molti ubriachi, di abbassare la voce. E’ stato maltrattato verbalmente”. La preoccupazione dei residenti è anche quella che con l’arrivo della bella stagione la piazza diventi luogo di “bivacco” per tutta la notte e che gli schiamazzi non si plachino con il passare del tempo impedendo a chi abita nelle case che si affacciano nella piazza di riposare. “Non vedo mai passare una volante o una macchina dei Carabinieri e neppure i vigili urbani – dice Paola – e questo non scoraggia certo che si diverte a urlare e danneggiare la piazza”. Paola racconta anche di risse inscenate tra ubriachi e critica la scelta, lo scorso anno, di allestire all’interno della piazza la festa della birra. “La musica alta creava un rimbombo nella piazza – ricorda Paola – tanto da fare da cassa di risonanza, forse sarebbe stato meglio spostare la festa della birra in un luogo più distante dalle case”. Paola aggiunge che “non è sempre stato così – dice – la situazione è degenerata negli ultimi anni, a volte rimpiango la brutta piazza con la vasca. Mi dispiace, invece, che una piazza così bella venga danneggiata e maltrattata da giovani, alcuni anche trentenni, mentre potrebbe ospitare mercati e attività ricreative e culturali”.