FIRENZE – Le Mamme no inceneritore, negli ultimi tre anni, sono state fra gli attori principali nella questione rifiuti. E oggi, 1 agosto, giorno dell’ultima seduta del Consiglio regionale prima delle pausa estiva, hanno voluto consegnare una lettera al presidente Enrico Rossi, all’assessore all’ambiente Federica Fratoni e a tutti i gruppi del consiglio.
“Da parte nostra – spiegano – non è più procastinabile un incontro fra Rossi, sostenitore sia dell’economia circolare, sia di un governo aperto alla partecipazione della cittadinanza, e il comitato, mettendo sul tavolo il piano regionale dei rifiuti in fase, sembra, di avanzata elaborazione”. Nella lettera, le Mamme no inceneritore elencano 10 punti precisi, “condizioni necessarie affinché il piano possa trasformare la Regione Toscana da gestore mediocre dei propri rifiuti a punta di eccellenza. Scongiurando così che per mala gestione e scarsa volontà politica si riproponga la costruzione o il mantenimento degli attuali inceneritori, gridando, come già si sta facendo, all’emergenza rifiuti”.
Fra i 10 punti, ci sono l’eliminazione dalla programmazione dell’inceneritore di Firenze, aumento sostanziale degli obiettivi di riduzione complessiva dei rifiuti e incremento delle raccolte differenziate (l’obiettivo minimo deve essere almeno l’80%), proposte concrete su come agire per incentivare l’economia circolare, ridefinizione degli Ato e molto altro ancora.
“Altre regioni – concludono – si sono già mosse concretamente; è ora che anche la giunta regionale faccia la sua parte se vuole far diventare la Regione Toscana la regione d’eccellenza per la gestione dei rifiuti, per l’economia circolare e per sostenere attivamente la difesa dell’ambiente”.