Le due facce della stessa medaglia? Gkn, a Firenze il consiglio comunale monotematico, in fabbrica l’assemblea permanente “aperta”

CAMPI BISENZIO – A Firenze, nel pomeriggio, un consiglio comunale monotematico. A Campi, la sera, un’assemblea permanente in fabbrica. E’ un lunedì di fine novembre nel segno della ex Gkn. Dopo una settimana, quella appena passata, ad alta tensione e che ha visto tanti momenti distinti fra loro: le parole di Francesco Borgomeo, l’occupazione, da […]

CAMPI BISENZIO – A Firenze, nel pomeriggio, un consiglio comunale monotematico. A Campi, la sera, un’assemblea permanente in fabbrica. E’ un lunedì di fine novembre nel segno della ex Gkn. Dopo una settimana, quella appena passata, ad alta tensione e che ha visto tanti momenti distinti fra loro: le parole di Francesco Borgomeo, l’occupazione, da parte degli operai, del Salone dei Duecento a Palazzo Vecchio, l’ipotesi (probabilmente in alcuni momenti anche più di un’ipotesi) che il consiglio comunale di oggi, 21 novembre, potesse svolgersi all’interno dello stabilimento di Campi Bisenzio e poi il nulla di fatto. In un susseguirsi di stati d’animo complicati anche da raccontare.

Fatto sta che poi la conferenza dei capi gruppo di Palazzo Vecchio non è riuscita a ottenere un verdetto unanime sul fatto che il consiglio comunale fiorentino potesse spostarsi a Campi Bisenzio e pertanto la “Situazione dell’insediamento produttivo ex Gkn Driveline Firenze e dei lavoratori” sarà l’unico argomento della seduta odierna, con inizio alle 14.30 (disponibile la diretta YouTube sul canale del consiglio comunale: 
https://www.youtube.com/channel/UCXdLhwYzwI9159Ei7TDTn4w).

A Campi, invece, l’appuntamento è alle 20.30, per un’assemblea in cui il Collettivo di fabbrica illustrerà “le prossime iniziative, la situazione della fabbrica, i progetti di ripartenza, la nascita della Società di Mutuo Soccorso Insorgiamo, per spiegare la fabbrica pubblica e socialmente integrata. Chi ha paura di questa fabbrica, di 300 lavoratori senza stipendio e di questa intera comunità? Non di certo noi, che questa fabbrica l’abbiamo costruita e vissuta. Non di certo il territorio che questa fabbrica l’ha difesa, conosciuta, abbracciata. Gkn è uno spazio inclusivo, sicuro, curato. Curato dagli stessi lavoratori, dalla stessa comunità. Da quei soggetti che oggi chiedono di poter mettere in campo progetti, azioni, idee per farla ripartire. Può avere paura di questa fabbrica solo chi la vuole distruggere, raggirare, ingannare. Ma se male non vuoi fare, paura non devi avere. Che cosa è in gioco oggi in Gkn? Saremo un precedente positivo o l’ennesima beffa per un intero paese. Saremo la storia di una fabbrica che si risolleva insieme a un territorio o l’ennesima strana, torbida, operazione di deindustrializzazione silenziosa all’italiana”.

Certo è che la decisione di non svolgere il consiglio comunale in fabbrica è stata aspramente criticata dai lavoratori Gkn, che l’hanno definita “l’ennesimo schiaffo a una mobilitazione sociale, a una lotta di popolo. Finora il consiglio comunale si è trincerato dietro al fatto di “non potere”, di non avere le competenze per intervenire. Ma decidere di riunirsi in Gkn, sfatando qualsiasi calunnia sullo stabilimento era perfettamente nelle corde del consiglio. Non è che non si può, quindi. Non si vuole”. Da qui la decisione di un’assemblea permanente aperta al territorio, sempre in fabbrica.