L’analisi del voto campigiano. Antonio Iocca scrive al direttore: “Una vittoria che viene da lontano”

CAMPI BISENZIO – Antonio Iocca, ex segretario dei Ds e del Pd, ex consigliere comunale del Pd, ha inviato una lettera al direttore esprimendo un’analisi sulle elezioni amministrative a Campi. Pubblichiamo di seguito la lettera. Gentile direttore, l’Istituto Carlo Cattaneo di Bologna ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto amministrativo appena concluso, analizzando i […]

CAMPI BISENZIO – Antonio Iocca, ex segretario dei Ds e del Pd, ex consigliere comunale del Pd, ha inviato una lettera al direttore esprimendo un’analisi sulle elezioni amministrative a Campi. Pubblichiamo di seguito la lettera.
Gentile direttore,
l’Istituto Carlo Cattaneo di Bologna ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto amministrativo appena concluso, analizzando i dati dei 16 comuni capoluogo chiamati alle urne. L’analisi, in un contesto fortemente caratterizzato dall’astensionismo e dal crollo dell’affluenza alle urne degli elettori, non verte sulla percentuale di voti validi ricevuti dai partiti, ma sui voti ricevuti in termini assoluti.
In estrema sintesi, l’elaborazione dell’Istituto Cattaneo mostra come sia i partiti di centrosinistra che quelli di centrodestra abbiano perso molti consensi, anche se la contrazione più forte è stata quella subita da Pdl e Lega Nord insieme.
Nelle 16 città analizzate le forze che fanno riferimento ai partiti a sinistra del Partito democratico, ovvero Sel e Sinistra arcobaleno e Rifondazione comunista hanno incrementato dell’8,8% i consensi rispetto alle politiche del 2013, mentre un avanzamento molto più significativo c’è stato in comparazione con le regionali del 2010 (+25,2%). Torna in auge, quindi, l’ala più estrema della sinistra, come risposta alla delusione nei confronti del Partito Democratico che, invece, ha subito, nei 16 capoluoghi, una contrazione pari al 63% dell’elettorato che lo aveva scelto nel 2013 alle politiche (pari a un decremento di 243.000 voti) e del 47,6% rispetto alle elezioni regionali sempre.
Ma se Atene piange Sparta di certo non ride, perchè una dinamica simile, se non peggiore, è quella dei voti verso il Popolo della Libertà, che ha perso il 65,8% dei consensi rispetto alle politiche del febbraio scorso (-163.000 voti), mentre rispetto alle precedenti regionali il partito di Berlusconi ha visto ridursi i propri voti del 46,5%, pari a – 115.000 elettori, un dato che sorpende molto, soprattutto se rapportato ai tanti e sbandierati sondaggi che darebbero il Pdl in continua ascesa. In crollo verticale la Lega Nord, che ha perso la metà dei consensi ricevuti alle politiche del 2013 e alle scorse comunali, raccogliendo solo un terzo dei voti delle regionali 2010.
A piangere, però, è anche il terzo polo emerso dalle consultazioni di febbraio, quel Movimento 5 Stelle che sembra essersi già sgonfiato e forse paga la sua scelta di chiudere la porta in faccia al governo Bersani. I Grillini, infatti, hanno subito un tracollo sia rispetto alle elezioni politiche (raccolgono meno di un terzo dei voti ricevuti alle politiche), che rispetto alle scorse regionali, -43%.
Togliendo dal computo il valore del Comune di Roma, il cui peso elettorale incide notevolmente sull’intero campione dei comuni capoluoghi di provincia considerati, la flessione del Pd si riduce nelle proporzioni (-45% rispetto alle politiche e -21% rispetto alle regionali) mentre la contrazione elettorale del Pdl si accentua notevolmente (perde oltre la metà dell’elettorato conquistato alle politiche e circa i due terzi rispetto alle regionali).
Come ha scritto giustamente Ilvo Diamanti “In questa occasione, infatti, hanno vinto, anzitutto, i “partiti” che dispongono di candidati credibili. Di personale, volontari e militanti attivi. Ma anche di tradizioni e valori sedimentati sul territorio”
In questo contesto collocherei la netta e clamorosa affermazione di Emiliano Fossi di domenica scorsa.
Perché a campi (come del resto in tutta la Toscana) veniamo da anni di buon governo e di capacità di radicamento (anche se vi sono segnali di crisi) su cui dovrà concentrarsi la nostra imminente discussione congressuale.
Insomma, una vittoria che viene da lontano e che ci proietta verso un futuro che dovrà vedere tutto il partito impegnato nella sfida del governo in un contesto sempre più difficile per gli enti locali.
Antonio Iocca