SESTO FIORENTINO – Preoccupazione tra il personale del Consorzio LaMMA, che ha sede al Cnr di Sesto. La Flc Cgil e le Rsu lanciano l’allarme per 24 lavoratori con contratti precari, che potrebbero non essere rinnovati. Mancando questi sarebbero a rischio anche alcune attività svolte dal LaMMA, come le previsioni meteo per il Servizio civile regionale. Per questo motivo, se non ci saranno risposte certe sui posti di lavoro, la Cgil e le Rsu si dicono pronte ad azioni di protesta e alla richiesta di intervento del Prefetto per “interruzione di pubblico servizio”.
“Come a tutti noto – si legge nella nota della Cgil Toscana – il Consorzio LaMMA è frutto della collaborazione tra la Regione Toscana e il Cnr. Attualmente l’ente è strutturato con 55 unità di personale, 31 stabili e 24 precari. Le 31 unità a tempo indeterminato sono in parte dipendenti del Consorzio LaMMA, in parte ricercatori assegnati dal Cnr; gli altri 24 lavoratori dipendono da attività legate a contributi straordinari, derivanti sia da progetti europei che, per la maggior parte, dalla Regione Toscana. Si tratta di personale altamente qualificato che ormai da anni supporta e garantisce il lavoro del Consorzio, anche per il servizio meteo h24 a supporto della Protezione civile regionale. Tali contratti sono garantiti da fondi erogati dalla Regione al Cnr, che stipula ed è titolare dei contratti dei 24 precari”.
“A pochi giorni dalla scadenza dei contratti – prosegue la nota – che avverrà il 30 Aprile, il Cnr comunica all’Ente che, non essendo arrivati i contributi regionali sufficienti a coprire il costo del personale precario, i contratti non potranno essere rinnovati ulteriormente. Quindi, in una situazione paradossale, i servizi operativi ed un’organizzazione pluriennale ampiamente portate ad esempio da entrambi i Soci del Consorzio, rischiano di essere improvvisamente interrotti per difficoltà burocratiche e per evidenti incomprensioni tra i due Enti Pubblici. La Regione ha previsto nel proprio bilancio l’impegno di spesa per il 2015 a favore del Consorzio, ma, essendo in ritardo anche del saldo dovuto per il 2014, il Cnr ritiene che non ci siano le garanzie sufficienti per prorogare i contratti. Risultato: 24 lavoratori precari a casa ed interruzione di diversi servizi fondamentali per la regione e la cittadinanza”.
I soci del Consorzio hanno chiesto un incontro per avere rassicurazioni. “Permanendo questa situazione, il personale, che già si trova in stato di agitazione, valuterà iniziative di protesta, non ultima quella di chiedere l’intervento del Prefetto, visto il mancato rinnovo dei contratti, per possibile interruzione di pubblico servizio. Ci aspettiamo, pertanto in queste ore una convocazione da parte di Regione e Cnr per affrontare insieme questa incresciosa situazione”.