La tragedia di Duccio Dini tocca anche il cuore di Campi e del San Lorenzo

CAMPI BISENZIO – La tragedia che domenica all’ora di pranzo ha sconvolto Firenze, con l’inseguimento fra rom e il tamponamento che ha ucciso Duccio Dini, il ventinovenne di Firenze che a bordo del suo scooter stava andando a lavoro, si riflette anche su Campi. Tocca il cuore e al cuore di Campi. Più precisamente la […]

CAMPI BISENZIO – La tragedia che domenica all’ora di pranzo ha sconvolto Firenze, con l’inseguimento fra rom e il tamponamento che ha ucciso Duccio Dini, il ventinovenne di Firenze che a bordo del suo scooter stava andando a lavoro, si riflette anche su Campi. Tocca il cuore e al cuore di Campi. Più precisamente la frazione di San Lorenzo, profondamente scossa da quello che è successo e che non riesce a farsene una ragione. Come tutti del resto. Duccio era fermo a un semaforo rosso fra via Canova e via Simone Martini e, dopo l’impatto, era stato ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi. Il babbo di Duccio, Luca, è da due anni l’allenatore dei Giovanissimi del San Lorenzo e in questo periodo ha instaurato un forte legame con i propri giocatori ma anche con i genitori e i dirigenti. E che per la società gialloverde non sia un momento per niente facile, lo dimostra il post listato a lutto pubblicato sulla pagina Facebook con le seguenti parole: “Luca, non riusciremo mai ad esprimere con le parole il dolore per questa tragedia… Impossibile da capire, come è impossibile da capire il tuo dolore e quello della tua bellissima famiglia. Ti diamo solo un grosso abbraccio, il più forte che possiamo. A presto Duccio”. Una famiglia, quella di Duccio, ex calciatore di Cattolica, Isolotto e Sancascianese, molto attiva nel sociale e nello sport, come dimostra anche la foto pubblicata qui sotto che ritrae babbo e figlio insieme con i colori dell’Isolotto. E con un legame profondo, indissolubile con Sauro Bistacchi, che in questo momento è il responsabile tecnico della Scuola calcio del San Lorenzo e che con Luca e Duccio ha condiviso anche l’esperienza all’Isolotto. Quando si dice i numerosi fili della vita che si intrecciano fra di loro. “Duccio era un ragazzo eccezionale, – dice un commosso Sauro Bistacchi – ho avuto la fortuna di allenarlo e ora con Luca, che è un mio grande amico, sono al San Lorenzo. Sono vicino alla famiglia e mi chiedo come siano possibili disgrazie del genere nel 2018. In questo momento sto provando un immenso dolore, sono sconvolto così come lo sono tutti quelli che hanno avuto e hanno la fortuna di conoscere la famiglia Dini”. Considerazioni alle quali ci associamo, sia per quanto riguarda l’immenso dolore, sia per l’assurdità di episodi che poi si trasformano in maniera del tutto ingiustificata in tragedie, con famiglie distrutte e vite che sono nel loro periodo più bello e che in un attimo non ci sono più. Questa volta più che mai, oltre la riflessione che va sempre bene, servono condanne esemplari, da parte dell’autorità giudiziaria, nei confronti di chi ha commesso un crimine.