La povertà e la salute. Italo e Vilmo incontrano i “vecchi amici” (7)

CALENZANO – Ecco una nuova pagina del diario di Assieme scritto da Vilmo e Italo che si trovano in Senegal per il controllo annuale della scuola costruita dall’associazione. “1 marzo. Stamani nessuno è a scuola. Le nostre bimbe e i nostri bimbi sono in gita con le maestre, una visita didattica ad una piccola “fattoria” […]

CALENZANO – Ecco una nuova pagina del diario di Assieme scritto da Vilmo e Italo che si trovano in Senegal per il controllo annuale della scuola costruita dall’associazione.

“1 marzo. Stamani nessuno è a scuola. Le nostre bimbe e i nostri bimbi sono in gita con le maestre, una visita didattica ad una piccola “fattoria” con allevamento di capre e cagliatura e lavorazione del latte.
Con Christine abbiamo rivisitato tutti i punti della lunga tabella contenente le scadenze relative alle attività che devono essere effettuate durante l’anno, dalle foto ai controlli delle classi, dalle iscrizioni agli acquisti del materiale didattico per gli alunni delle elementari e delle superiori. Abbiamo modificato alcune date per evitare ritardi nelle iscrizioni e integrato alcuni punti per snellire i pagamenti. Anche stamani è presente il nostro pediatra Sadibou, finalmente tornato dopo un periodo in cui la sua salute non era delle migliori a causa di brutti problemi di diabete. Nell’ambulatorio tutto è pulito e in ordine. Facciamo quattro chiacchiere sui risultati elettorali e sulla situazione economica in Senegal. Ci racconta che in realtà, secondo lui, Macky Sall ha preso solamente poco più del 40% di voti e sono stati solo strani accordi laico religiosi che hanno dettato il risultato “provvisorio ufficiale”. Poi parliamo della Francia, del franco CFA, dei giacimenti petroliferi scoperti di recente, dei minerali da sfruttare… e della povertà che continuerà a flagellare questo paese malgrado queste ricchezze che saranno sfruttate dalle multinazionali.
Passano anche a farci visita Oscar, il ragazzo in dialisi, accompagnato dal suo amico Pape. Ci hanno portato copia della documentazione medica, con richieste mediche, ecografie, risultati di analisi e fatture pagate. Ogni seduta costa 65.000 CFA, pari a 100 euro, e ne deve fare due a settimana, cioè a dire che deve spendere 800 euro al mese per poter continuare a vivere. Una follia! Cercheremo di attivarci come potremo ma un gran senso d’impotenza ci pervade, ciò che riusciremo a fare sarà sempre troppo poco. Quanta tristezza!
Arriviamo un po’ tardi in centro a Dakar. Salutiamo Christine che deve andare dal dentista e noi rimaniamo bloccati in mezzo alla preghiera del venerdì, le strade invase da uomini inginocchiati su tappeti. Abbiamo appuntamento con Philomène, la guida che accompagnò il nostro gruppo di “turisti” due anni fa (in occasione della festa del decennale della scuola) per salutarla, pranzare insieme e fare due chiacchiere.
È pomeriggio inoltrato quando saliamo sopra un taxi che, dopo trattativa sul prezzo, ci riaccompagna a casa.
Mi sento con Carlo, sempre incasinato con il lavoro, e finalmente fissiamo di vederci domani intorno a mezzogiorno. Ci recheremo alla sede degli osservatori della Comunità Europea e andremo a mangiare un boccone insieme”.

Foto di Assieme