CAMPI BISENZIO – Staresti ad ascoltarla per ore. Soprattutto quando parla delle sue amate montagne. Lei che è originaria di Trieste, che lì ha frequentato la scuola nazionale di alpinismo “Emilio Comici” e che il marito, lui invece di Campi Bisenzio, lo ha conosciuto durante una scalata sul Monte Bianco. Quando si dice il “potere” della montagna… Stiamo parlando di Nidia Gugnaz, classe 1929, fra le prime donne alpiniste in Italia, che ti entusiasma anche quando parla della sua passione artistica: le incisioni su lastre di zinco che poi diventano vere e proprie opere d’arte. Non a caso il Comune di Campi, in collaborazione con l’associazione culturale “Operarte”, ha scelto proprio le incisioni della Gugnaz per la mostra che “inaugurerà” le vecchie bacheche poste nell’atrio del palazzo comunale come spazi espositivi per gli artisti campigiani ma anche del resto della Piana. Taglio del nastro sabato 31 gennaio alle 15.30 per un’esposizione che poi sarà visibile fino al 28 febbraio. A presentarla il vice-sindaco Monica Roso insieme a Simonetta Fontani e Milena Boschetti, rispettivamente vice-presidente e segretario dell’associazione. “Nidia Gugnaz è veramente un bel personaggio – ha detto la Roso – e per noi è sicuramente motivo di orgoglio ospitare la sua mostra”. “Per “Operarte” – ha aggiunto Milena Boschetti – quella che è stata offerta dall’amministrazione comunale è sicuramente un’opportunità importante. Stiamo già programmando anche i prossimi appuntamenti, uno sulla liberazione, l’altro sulla festa della donna, in entrambi i casi senza voler cadere nella retorica ma lanciando sempre un messaggio di speranza”. Quella speranza e quella forza di volontà che hanno spinto Nidia Gugnaz, a soli 20 anni, a effettuare insieme alla sorella la seconda scalata femminile di sempre dello Spigolo nord-est delle Alpi Giulie. Ma anche a trasferirsi a Campi lavorando prima alle Officine Galilei e successivamente in un noto studio legale della città. “Ma l’amore per il disegno, – ha detto – oltre che per la montagna, ha sempre riempito la mia vita”. Un amore che si è trasformato in una passione sviluppata solo in tarda età frequentando le lezioni di vari maestri fra cui Franco Bugatti. All’arte delle incisioni, poi, si è avvicinata grazie all’Università dell’età libera, prima con Mario Agostini e quindi con Roberto Nannicini, del Laboratorio arti grafiche del liceo artistico statale di Porta Romana, a Firenze, grazie ai quali ha potuto affinare la sua tecnica. Nel 1999 è stata fra i soci fondatori dell’associazione “Operarte”, “che segue – si legge nella sua biografia – con occhio e pensiero critico, portando spirito di movimento nelle riunioni, dando consigli e idee per la crescita del gruppo”. Giusto, quindi, premiarla con questa personale (saranno una trentina le opere in mostra), un riconoscimento anche al suo attaccamento a Campi Bisenzio, dove si è trasferita negli anni Cinquanta lasciando quelle montagne che comunque sono rimaste sempre nel suo cuore.
La passione per le incisioni è nata in montagna: in mostra l’arte di Nidia Gugnaz
CAMPI BISENZIO – Staresti ad ascoltarla per ore. Soprattutto quando parla delle sue amate montagne. Lei che è originaria di Trieste, che lì ha frequentato la scuola nazionale di alpinismo “Emilio Comici” e che il marito, lui invece di Campi Bisenzio, lo ha conosciuto durante una scalata sul Monte Bianco. Quando si dice il “potere” […]
