CAMPI BISENZIO – Cinquant’anni di storia e di ricordi racchiusi in un paio d’ore ricche di emozioni. Non a caso qualcuno l’ha “eletta” come luogo del cuore, segno che nel suo cuord un segno tangibile l’ha lasciato davvero. Per tanti è più “semplicemente” un luogo dove professare la propria fede. Fatto sta che hanno partecipato veramente in tanti ai festeggiamenti per i cinquant’anni della chiesa di San Giovanni Battista, meglio conosciuta come chiesa dell’autostrada. Come testimoniano anche le visite guidate che hanno preso il via dopo i “festeggiamenti” ufficiali, letteralmente prese d’assalto. La “chiesa tenda” di Giovanni Michelucci, infatti, architettura di riconosciuto valore internazionale, fu consacrata il 5 aprile 1964 e dedicata al ricordo dei tanti operai morti durante la costruzione dell’Autostrada del Sole. E anno dopo anno è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i fedeli della Piana (ma non solo…) che cercano e trovano conforto nelle parole di don Elio Pierattoni, il rettore appunto della chiesa. Insieme a lui, a spengere simbolicamente le cinquanta candeline, c’erano anche il sindaco Emiliano Fossi (“a rendere il giusto tributo a una grande opera d’arte presente nel nostro Comune”) e Giancarlo Paba, presidente della Fondazione Michelucci.
“Michelucci – ha detto don Pierattoni – ha sempre detto di ritenersi fortunato con le chiese che aveva realizzato ed è stato sicuramente bello sentire pronunciare queste parole da un uomo che con i preti non è mai andato molto d’accordo…”. Certo in questi anni (oggi è novantenne) di persone ne ha viste passare milioni e la sua delusione più grande, lui che è veramente un prete di periferia, probabilmente è dettata proprio dal fatto che con qualcuno di loro avrebbe voluto un rapporto più stretto. E anche se la domenica per ascoltare le sue omelie arrivano non solo dalla Piana ma anche dalle province vicine, magari lui si aspetta sempre che sia qualche automobilista, di passaggio sull’autostrada, a fermarsi alla messa. “Con Michelucci? Non eravamo amici ma ci volevamo bene…”.
La chiesa di San Giovanni Battista spegne cinquanta candeline: in tanti a festeggiarla
CAMPI BISENZIO – Cinquant’anni di storia e di ricordi racchiusi in un paio d’ore ricche di emozioni. Non a caso qualcuno l’ha “eletta” come luogo del cuore, segno che nel suo cuord un segno tangibile l’ha lasciato davvero. Per tanti è più “semplicemente” un luogo dove professare la propria fede. Fatto sta che hanno partecipato […]
