L’Unitalsi Toscana a Lourdes: in tanti dalla Piana. Guardando anche a luglio

FIRENZE – Proprio in questi giorni, dal 23 al 28 giugno, si sta svolgendo il secondo pellegrinaggio dell’anno a Lourdes dopo quello del febbraio scorso. Con una folta delegazione, fra l’altro, proveniente dalla Piana. Ma l’attenzione dell’Unitalsi Toscana è già rivolta al prossimo, quello che porterà pellegrini, volontari e disabili davanti alla Grotta di Massabielle […]

FIRENZE – Proprio in questi giorni, dal 23 al 28 giugno, si sta svolgendo il secondo pellegrinaggio dell’anno a Lourdes dopo quello del febbraio scorso. Con una folta delegazione, fra l’altro, proveniente dalla Piana. Ma l’attenzione dell’Unitalsi Toscana è già rivolta al prossimo, quello che porterà pellegrini, volontari e disabili davanti alla Grotta di Massabielle dal 21 al 26 luglio. Un appuntamento, visto il periodo dell’anno, lontano da impegni di studio, da sempre rivolto in modo particolare ai giovani. “Vedere tanti ragazzi partecipare attivamente non è un dato da sottovalutare, – sottolinea il presidente di Unitalsi Toscana Roberto Torelli – il mese di luglio tradizionalmente è dedicato al mare, allo svago e al divertimento e fa piacere che ci sia ancora chi pensa che spendere la propria vita a fianco di chi soffre abbia la precedenza”. “Da qualche anno – aggiunge Torelli – abbiamo realizzato iniziative di grande significato spirituale e sociale. Perchè l’Unitalsi per noi è davvero “Unitalsi tutto l’anno”, con tutta una serie di impegni e di iniziative organizzate dalla varie sottosezioni per superare ogni forma di emarginazione e di discriminazione verso coloro che soffrono”. Fra l’altro, dal 2018 i pellegrinaggi a Lourdes, oltre che in aereo, sono esclusivamente in pullman e le quote del viaggio si sono ridotte: per fare un esempio concreto, se con il treno, in una famiglia prima potevano partire due persone, in pullman adesso possono partire in tre. “Viaggiamo di notte, la durata del viaggio si è ridotta di circa dieci ore, – spiega ancora Torelli – abbiamo a disposizione pullman attrezzati e semi-attrezzati che ci consentono di accompagnare a Lourdes tutti i disabili che in questi anni hanno fatto del pellegrinaggio un appuntamento fisso. L’Unitalsi non cambierà mai, soprattutto se si ritiene che l’associazione svolga un ruolo importante all’interno della Chiesa…”. Giorni che in tanti aspettano di anno in anno, magari per rivedere quei volti, quelle persone che durante i mesi invernali non è possibile incontrare. E rivivere insieme tutte quelle sensazioni provate nei giorni passati insieme. Il pianto e il riso, infatti, a Lourdes si somigliano, sono le facce di una stessa medaglia e il loro alternarsi e mischiarsi è così frequente e impetuoso che spesso non si capisce più cosa viene prima e cosa viene dopo. Lourdes è un luogo di emozioni forti, con tante persone (sane, malate… ma poi chi siamo noi per decretare chi è sano e chi è malato…) che si prendono del tempo per stare insieme, in una dimensione di preghiera e di allegria, lasciando tutto il resto a casa, sicuramente fuori dal santuario. Ma l’Unitalsi è soprattutto le persone: l’attenzione per le persone da parte delle persone. E in un mondo dove parlare di sacrificio, di donazione, di dimenticanza di sé può sembrare difficile, l’Unitalsi Toscana sta compiendo piccoli e concreti miracoli. Per ulteriori informazioni, quindi, ma soprattutto per sapere come fare a partire a luglio, telefonare al numero 0552398015 oppure scrivere una e-mail all’indirizzo toscana@unitalsi.it

Pier Francesco Nesti