Italia Viva Signa: “Dal 2021 a oggi tante idee a questa amministrazione, mai prese in considerazione”

SIGNA – “Dal giugno 2021 a oggi abbiamo presentato all’amministrazione comunale signese diverse idee, fino a oggi mai prese in considerazione”. Lasciano spazio a poche interpretazioni le parole di Italia Viva pronunciate dal suo coordinatore Luca Tognarelli, che poi spiega: “Negli ultimi anni non abbiamo percepito una reale intenzione da chi ha amministrato e sta […]

SIGNA – “Dal giugno 2021 a oggi abbiamo presentato all’amministrazione comunale signese diverse idee, fino a oggi mai prese in considerazione”. Lasciano spazio a poche interpretazioni le parole di Italia Viva pronunciate dal suo coordinatore Luca Tognarelli, che poi spiega: “Negli ultimi anni non abbiamo percepito una reale intenzione da chi ha amministrato e sta amministrando Signa, di migliorare la vita dei cittadini. Che siano anziani, lavoratori, commercianti, imprenditori o studenti, Signa, una volta esempio per la Piana, non ha mantenuto il passo sulle principali questioni che impattano sulla vita di tutti i giorni dei signesi. Servizi, sicurezza, viabilità locale e intercomunale, transizione digitale e, più in generale, ammodernamento del paese per attrarre investimenti sul territorio. Il Piano strutturale e il Piano operativo sono ormai scaduti da cinque anni. Non è pensabile che con i ritmi dell’attuale società, un Comune come Signa, di circa 19.000 abitanti, possa lavorare con i suddetti strumenti scaduti da così tanto tempo”.

“Il nostro partito – aggiunge – ha proposto con forza le proprie osservazioni, affinché il Comune di Signa possa raggiungere il livello degli altri Comuni della Piana, nel rispetto dell’ambiente, favorendo la crescita dell’occupazione, per far rimanere qui le nuove generazioni. Abbiamo presentato un piano per vivere il centro storico, rivalutando il territorio e il commercio. Creando un centro commerciale naturale in una nuova zona pedonale, da piazza Michelacci a largo Capitelloni, passando da piazza Cavour, viale Mazzini, piazza della Repubblica, via Beata Giovanna e il parco di Villa Tempesti, che è il fulcro dell’intervento proposto, per la valorizzazione dell’emergenze storiche e commerciali, allo scopo di incrementare il lavoro, la vitalità urbana e creare un centro vivo, il tutto correlato da collegamenti, fatti da via pedonali e piste ciclabili, all’area naturalistica del parco dei Renai, valorizzando un trasporto urbano non inquinante, installando impianti di pannelli fotovoltaici a copertura di quelli esistenti e dei nuovi parcheggi”.

E ancora: “Abbiamo progettato un nuovo ingresso a Signa, consistente nella rivalutazione della viabilità, del territorio e del paesaggio. Non solo una strada da percorrere, ma anche una realtà da vivere, realizzando un nuovo quartiere S.A.B., in cui sarà possibile creare un progetto di verde urbano che si colleghi alle altre realtà locali esistenti, nonché a quelle dei Comuni limitrofi. Abbiamo pensato un miglioramento della viabilità nella zona posta a nord-ovest, nello specifico prolungando via Gino Bartali fino a via Castelletti, con relative rotonde agli incroci, ampliando il campo sportivo Puskas con idonee strutture e maggiori aree di sosta; altra infrastruttura da migliorare è via Ponte alle Palle, rendendola a doppia corsia fino a raggiungere una sicura immissione in via Pistoiese”.

“Abbiamo ideato la ideato la riqualificazione dell’area Nobel – conclude – dandole finalmente un uso attivo e salvandola dallo stato di abbandono degli ultimi 70 anni. Per tornare a essere un vero e proprio polmone verde per il territorio, sarebbe importante utilizzare gli innumerevoli volumi esistenti, destinandoli a spazi di aggregazione, nella natura, attraverso interventi ecosostenibili e di bioedilizia, con la missione di supportare la progettazione e lo sviluppo attraverso temi di interesse sociale, come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente, favorendo nel contempo nuova occupazione e destinando gli spazi anche a residenze per anziani e giovani. Questo progetto si basa su realtà europee già esistenti, che hanno dimostrato quanto un modello di “residenza con servizi”, dedicata a giovani e anziani, possa rivalutare il territorio e portare a un pieno sviluppo della persona: per gli anziani mantenere una vita autonoma e indipendente, mediante tipologie di abitazioni con servizi, anche di carattere sanitario, favorendo la permanenza nel proprio contesto familiare e sociale; per i giovani, integrarsi nella società, creando modelli abitativi che prevedono spazi lavorativi, spazi di aggregazione e interazione fra generazioni”.