“Io ci sono”: debutta lo spettacolo che racconta la storia di Lucia Annibali

CAMPI BISENZIO – Nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, sarà in scena venerdì 25 novembre alle 21 al Teatrodante Carlo Monni, in prima nazionale, lo spettacolo teatrale “Io ci sono” di Andrea Bruno Savelli, che racconta la storia di Lucia Annibali, l’avvocato di Pesaro aggredita con l’acido la sera del 16 aprile 2013 […]

CAMPI BISENZIO – Nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, sarà in scena venerdì 25 novembre alle 21 al Teatrodante Carlo Monni, in prima nazionale, lo spettacolo teatrale “Io ci sono” di Andrea Bruno Savelli, che racconta la storia di Lucia Annibali, l’avvocato di Pesaro aggredita con l’acido la sera del 16 aprile 2013 mentre rientrava a casa. Un attacco commissionato dal suo ex, Luca Varani, condannato a vent’anni di carcere. Lo spettacolo, tratto da “Io ci sono – La mia storia di non amore” romanzo scritto da Lucia Annibali e dalla giornalista Giusi Fasano, è una produzione del Teatrodante Carlo Monni e di Teatro e società Srl. Sul palco, nel ruolo della Annibali, ci sarà Alice Spisa, attrice fiorentina fra le interpreti più apprezzate dal cinema d’autore e vincitrice del Premio Ubu 2013 come migliore attrice under 30; Marco Cocci, noto attore e musicista pratese, vestirà i panni dell’avvocato Varani, la romana Valentina Chico si destreggerà nel triplice ruolo di Marta, amica di Lucia, Anna, fidanzata di Varani e della dottoressa Pierangela Rubino, mentre l’attore bolognese Gianluigi Fogacci avrà il ruolo del dottore Edoardo Caleffi, primario di Chirurgia all’Ospedale Maggiore di Parma, che ha seguito Lucia nel lungo percorso di ricostruzione del suo volto. “Io ci sono” sarà in replica sabato 26 novembre sempre alle 21 mentre il 28 si terrà una “matinée” per le scuole. “Con Andrea – dice Lucia Annibali – ci siamo incontrati una prima volta a Pesaro per una presentazione del libro al teatro di Campi Bisenzio e una seconda volta per leggere la sceneggiatura. Pochi giorni fa ho visto le prove e devo dire che mi è piaciuto molto. Mi sono emozionata e commossa, ho apprezzato le parti del racconto che sono state evidenziate, l’utilizzo fedele del testo del libro, il racconto, attraverso una serie di monologhi, dei miei pensieri, dei miei sentimenti, del dolore”. “Lo spettacolo – aggiunge Andrea Bruno Savelli – nasce da una pulsione: quella di schierarmi contro l’ingiustizia terribile e cruenta che Lucia Annibali ha dovuto subire. La sua storia, infatti, avrebbe potuto essere quella di ciascuno di noi. Così è partito il tentativo di portare la sua vicenda sul palcoscenico, a cui sono seguiti la lettura del libro, la riduzione del testo per il teatro e gli incontri con Lucia, che ha accompagnato e dato il suo assenso alla stesura della drammaturgia”. “Interpretare Lucia – dice Alice Spisa – è stata una bellissima sfida, e in fase preparatoria il libro scritto da lei è stato fondamentale, mi ha fatto capire molte cose sull’incredibile dolore sia fisico che emotivo che ha dovuto attraversare”. “Metterò in luce la dualità di Luca Varani, – sono le parole di Marco Cocci – intento nel mantenere una certa distanza dal rapporto con la Annibali, ma con l’atteggiamento subdolo di tenerla sempre lì. Per interpretarlo, ho dovuto rifarmi a una situazione di coppia non ben definita, da amanti, ovviamente esasperata dai problemi di dipendenza dalla cocaina e dalle turbe di personalità di cui è affetto Varani, con cambiamenti repentini di emotività. Lo vedremo così a volte molto affettuoso, successivamente freddo, distaccato, e lo osserveremo prendere le distanze da questo affetto”. Info: www.teatrodante.it