“Infezioni in area critica”: un convegno sui ‘super-microbi’ dell’associazione anestesisti

SESTO FIORENTINO – Si ritroveranno al The Gate Hotel gli esperti per discurere dei metodi diagnostico-terapeutici sul tema “Infezioni in area critica e in DEA. Approccio sindromico”, patrocinato dall’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri della Toscana e Umbria (AAROI EMAC). L’appuntamento è il 22 febbraio alle 9. Il tema è particolarmente delicato e riguarda “la nuova emergenza sanitaria […]

SESTO FIORENTINO – Si ritroveranno al The Gate Hotel gli esperti per discurere dei metodi diagnostico-terapeutici sul tema “Infezioni in area critica e in DEA. Approccio sindromico”, patrocinato dall’Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri della Toscana e Umbria (AAROI EMAC). L’appuntamento è il 22 febbraio alle 9. Il tema è particolarmente delicato e riguarda “la nuova emergenza sanitaria mondiale dei prossimi anni: la resistenza ai farmaci dei ‘super-microbi”. Una “pandemia silenziosa” che oggi nell’Unione Europea conta oltre 670mila infezioni dovute gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici, responsabili di 33mila decessi. In Italia la situazione è particolarmente critica: ogni anno si contano circa 11mila decessi attribuibili a queste infezioni, la metà dei quali potrebbe essere evitata e senza un intervento tempestivo il numero di vittime annuali nel Paese potrebbe salire a 450mila entro il 2050. 

Durante il convegno esperti discuteranno su come affrontare a 360 gradi ogni aspetto della gestione delle infezioni gravi in terapia intensiva e in pronto soccorso, partendo da approcci innovativi. L’incontro rappresenta un’occasione di aggiornamento sulle ultime novità in ambito di antibiotico-resistenza, ed al tempo stesso un corso di aggiornamento per i professionisti del settore. “L’utilizzo inappropriato di antibiotici può portare a una serie di problemi, tra cui l’aumento della resistenza agli antibiotici stessi, l’insorgenza di infezioni nosocomiali e l’insuccesso terapeutico – spiega Luigi De Simone, presidente dell’Associazione AAROI EMAC Toscana (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani). – Per questo abbiamo deciso di patrocinare questo incontro. Oggi la prima necessità è utilizzare tutti gli strumenti a disposizione affinché si scelga la terapia più appropriata ed è essenziale che tutti gli operatori sanitari siano coesi sul corretto e mirato utilizzo della terapia antibiotica per evitare l’insorgenza di ceppi multiresistenti ed osservare le corrette procedure per evitare il contagio infettivo nei vari setting assistenziali”.